Napoli, 17 settembre 2022 – Raid punitivo contro gli attivisti di Impegno Civico: volontari picchiati e gazebo distrutto dall’aggressione di alcune persone sconosciute. È successo questa mattina nel centro storico di Napoli, in via Duomo, dove i sostenitori di Luigi Di Maio sono stati aggrediti. I misteriosi “bruti” si sono avvicinati minacciosi agli attivisti della campagna elettorale che stavano distribuendo volantini ai passanti: li hanno strattonati, colpiti e prima di scappare hanno abbattuto il gazebo, lasciandolo a terra.
"Oggi a Napoli i ragazzi di Impegno Civico sono stati malmenati, le loro magliette strappate, il gazebo distrutto. Questa non è campagna elettorale: davanti alle aggressioni fisiche non c'è alcuna giustificazione”. A scriverlo, su Instagram è stato il ministro degli Esteri e leader di IC, Luigi Di Maio, denunciando un'aggressione ad alcuni giovani militanti a Napoli. Il clima è teso ovunque: solo pochi giorni fa, Giorgia Meloni è stata minacciata con scritte apparse sui cartelloni elettorali e firmate dal simbolo delle Br. È successo a Mestre, nel Veneziano.
Di Maio: “Clima di odio: la violenza no”
“A chi fa della violenza uno strumento di propaganda politica, dico di fermarsi e chiedere scusa. Spero che tutti gli schieramenti politici si uniscano al mio appello: la violenza no. Noi andiamo avanti con educazione e rispetto, queste minacce non ci intimoriscono, non ci fermano", sottolinea il titolare della Farnesina. E conclude: "A tutto c'è un limite. Gli insulti e il clima di odio in questa campagna elettorale stanno superando ogni limite". Proprio stamattina Di Maio era a Napoli per una passeggiata tra le strade del centro storico, l'aggressione è avvenuta dopo il suo passaggio. Sull'episodio sono in corso indagini per ricostruire la dinamica e identificare i responsabili.
Corni e teschi: i riti scaramantici di Di Maio
Bagno di folla per il ministro degli Esteri oggi nel rione popolare di Forcella e tra le stradine del centro storico di Napoli. Una passeggiata anche all'insegna della scaramanzia – come si addice a ogni buon napoletano – in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Al ministro infatti è stato fatto dono di ben tre corni rossi, simboli portafortuna per eccellenza della tradizione partenopea, e di una “Bella 'mbraina”, statuina che raffigura lo spirito benefico della casa.
Scaramanzia non solo nei doni, ma anche nei gesti. Di Maio infatti non si è sottratto al rito di accarezzare il teschio delle anime “pezzentelle” che si trova all'esterno della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco in via Tribunali. Una passeggiata condita da selfie, grida di incitamento, da baci “lanciati” dai balconi e da apprezzamenti di donne giovani e meno giovani. Mai corni, i teschi e la statuina non sono serviti contro l’esplosione di violenza che , stamattina, ha turbato il clima sereno della campagna elettorale.