Lunedì 2 Settembre 2024

Orrore a Poggioreale: detenuto mangia il dito di un compagno. Il garante: “Serve assistenza psichiatrica”

Nel carcere napoletano ben 200 detenuti avrebbero problemi di natura psichiatrica. Ciambriello: “Necessitiamo di una struttura adatta all’accoglienza di questi pazienti”

Una cella del carcere di Poggioreale

Napoli, detenuto mangia dito di un compagno nel carcere di Poggioreale

Napoli, 31 agosto 2024 – Episodio raccapricciante nella casa circondariale di Poggioreale: un detenuto affetto da disturbo psichico diagnosticato all'ospedale di Torre del Greco ha aggredito un altro recluso – anch’egli con disturbi simili – per poi cibarsi del suo dito. Prima lo avrebbe colpito lanciandogli del detersivo. A raccontare l'episodio è il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello.

“Nel carcere di Poggioreale serve senza dubbio una struttura adatta all'accoglienza di detenuti affetti da disturbi psichici o almeno un'unità operativa dedicata con infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione e psicologi – ha commentato – Una ottantina di detenuti sono psicotici”. “Per curare la malattia mentale non occorre solo lo psichiatra – ha aggiunto Ciambriello – motivo per il quale anche in carcere, sono necessarie queste figure professionali, dunque una UOSD. Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, può esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere”.

Il garante ha poi ricordato che a Poggioreale sono detenute 2067 persone, a fronte di un numero massimo previsto di 1404. Più di 200 sarebbero affette da disturbi di natura psichiatrica