Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Crollo Vela di Scampia: due morti e 13 feriti. Gravissime 7 bambine. Meloni: “Addolorata”

A perdere la vita un uomo di 29 anni e una donna di 35. Estratte vive dalle macerie bambine tra i 2 e i 10 anni: due sono in condizioni critiche. Metsola: “Siate forti, siamo con voi”. Indagine aperta: si pensa a un crollo strutturale. Ottocento gli sfollati

Napoli, 23 luglio 2024 – Due morti e sette bambine piccole in gravissime condizioni tra le 13 persone ferite: una di 2 anni è in prognosi riservata per un’emorragia al cranio, un’altra ha gravissime lesioni ossee e anche le altre sono molto gravi. Il bollettino medico non lascia spazio a dubbi: il crollo alle Vele di Scampia è stata una tragedia. 

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Le sette bambine sono arrivate nella notte, tra l'1.23 e le 3.30, al pronto soccorso dell'ospedale Santobono, estratte vive dai vigili del fuoco tra le macerie del ballatoio distrutto. Hanno “tra i due e i dieci anni” e sono arrivate in ospedale “con fratture multiple, contusioni e diverse lesioni di organo”.

Il bollettino medico

Due delle sette pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, “sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata". Un’altra bambina è stata operata d’urgenza nella notte a causa di un’emorragia al cranio e ora è in prognosi riservata. Lesioni ossee importanti per una piccola di soli 2 anni.

Il bollettino dell'ospedale pediatrico parla di una bambina, "sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata”.

L'altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. “È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata”.

Altre tre pazienti – rispettivamente di 10, 2 e 9 anni – hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. “Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un'altra con frattura chiusa del terzo distale dell'omero sinistro, l'ultima con frattura dell'omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico".

Altre due bambine "rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d'urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche”.

Cosa è successo

A cedere è stato un ballatoio del terzo piano che ha coinvolto nella caduta i ballatoi del secondo e del primo piano. Stando al racconto dei testimoni, durante il cedimento sarebbe stata in corso una lite tra due nuclei famigliari: non si esclude che il peso possa aver giocato un ruolo, su una struttura già fatiscente. Subito dopo il devastante crollo, molti abitanti spaventati si sono riversati per strada. 

La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l'abbattimento effettuato in precedenza delle altre Vele, deciso per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti. Lo scorso aprile era stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell'amministrazione Manfredi, con uno stanziamento di circa 18 milioni di euro all'interno del Piano periferie. Ma i lavori, cominciati a inizio anno, non avrebbero giocato alcun ruolo nel crollo. Ad assicurarlo è il sindaco Gaetano Manfredi: “Non c'è alcuna relazione tra le attività in corso e il crollo che è avvenuto a quote alte, ma ovviamente c'è un'indagine in corso e la Procura nominerà dei periti che valuteranno le motivazioni del crollo”.

Il crollo del ballatoio alla Vela Celeste di Scampia
Il crollo del ballatoio alla Vela Celeste di Scampia

I numeri della tragedia

Cosa Sono circa 800 gli sfollati dai vigili del fuoco che non potranno rientrare nella Vela Celeste. Sono due i mortiun uomo di 29 anni, deceduto sul colpo, e una donna di 35, morta al momento dell'arrivo in ospedale, le vittime del crollo del ballatoio a Scampia.

Il crollo è avvenuto alla Vela Celeste nel quartiere napoletano, intorno alle 22.40 di ieri. Il ballatoio di ferro del terzo piano, che collega varie parti dello stabile, si è staccato ed è precipitato sui piani inferiori portando con sé calcinacci e morte. Alle 12.30 di oggi summit in prefettura, tutti gli appartamenti sono stati evacuati: attivati i controlli antisciacallaggio.

Chi sono le vittime

Il bilancio con i dati delle vittime è arrivato nella notte dalla prefettura di Napoli, i vigili del fuoco avrebbero escluso che ci siano ancora persone sotto le macerie.

Le persone che hanno perso la vita sono un uomo di 29 anni, deceduto sul colpo, e una donna di 35 anni, morta una volta giunta in ospedale.

I vigili del fuoco sul luogo del crollo
I vigili del fuoco sul luogo del crollo

Meloni: “Addolorata” 

“Addolorata per quanto accaduto ieri notte – fa sapere la premier Giorgia Meloni – con il crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia a Napoli. In questo momento di dolore il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime unitamente a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai loro cari. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso”.

Le reazioni

“Il mio pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e ai feriti, molti dei quali bambini, del tragico incidente di Scampia. Sono grata ai vigili del fuoco e a tutti coloro che sono intervenuti per aiutare. Siate forti. Siamo con voi”. Lo scrive via X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, commentando il crollo di un ballatoio del quartiere di Napoli.

“Sono vicino alle famiglie delle vittime del crollo di Scampia, a Napoli. Ai tredici feriti il più sincero augurio di una pronta guarigione. La tragedia di ieri sera, in attesa dell’esito delle verifiche tecniche in corso, ripropone comunque il diffuso e insoluto problema della fatiscenza del patrimonio edilizio in parecchie città italiane e la necessità di accelerare ogni processo di rigenerazione urbana”. Lo afferma in una nota il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci.

Il presidente Sergio Mattarella ha chiamato il sindaco Manfredi per esprimere la sua “per la Città, per i familiari delle vittime, per i feriti e per coloro che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni”.

Il sindaco: “Dolore e speranza”

"Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vela Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso – dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – insieme al prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione”.

“I nostri servizi sociali – continua – stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l'impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima”.

Per le vittime è stato dichiarato il lutto cittadino.