Sabato 24 Agosto 2024

Crollo di Scampia, il legale delle vittime: “Famiglie abbandonate senza una casa”

Con l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza della Vela Celeste, l’avvocato Pisani: “Gli sfollati pagavano l’affitto e ora hanno diritto al risarcimento”

Vela Celeste di Scampia (Napoli). A destra: uno striscione di protesta

Vela Celeste di Scampia (Napoli). A destra: uno striscione di protesta

Napoli, 19 agosto 2024 – “Abbandonate al loro destino, le famiglie colpite dal disastro di Scampia sono ancora senza un alloggio”. È passato quasi un mese dal tragico crollo alla Vela Celeste – in cui tre persone persero la vita e altre 12 rimasero ferite – ma gli 800 sfollati sono ancora senza certezze. E oggi, nel giorno dell’avvio del cantiere per la messa in sicurezza dello stabile, illegale dei familiari delle vittime lancia un grido di allarme.

“È vergognoso che i parenti di chi ha perso la vita nel crollo e i feriti non abbiano ancora ricevuto una indennità economica. Soldi che servono a poter ricominciare a vivere”. A parlare è l’avvocato Angelo Pisani – ex presidente della Municipalità e autore della prima denuncia dei pericoli delle Vele – oggi legale di Giuseppe e Francesco Russo, familiari delle vittime e sopravvissuti al crollo nella Vela Celeste di Scampia.

Il legale: “Va fatta giustizia”

Secondo Pisani, finora sono stati fatti solo “annunci”, ma nulla di concreto. “È paradossale dice il legale – che non ci sia stata ancora nessuna idonea iniziativa per le famiglie o i feriti. Nulla potrà restituire alle vittime del disastro annunciato di Scampia la vita, la serenità, gli affetti. Ma è vergognoso che a circa un mese di distanza da quella tragedia, che ha chiari responsabili e che spero siano assicurati alla giustizia, le vittime siano ancora senza un alloggio sicuro e abitabile, senza alcun sostegno economico adeguato”.

“Famiglie abbandonate dal Comune”

“I parenti di chi ha perso la vita nel crollo e soprattutto i feriti non hanno ancora ricevuto una indennità economica per poter ricominciare, per potersi curare dignitosamente. Sono stati abbandonati dal Comune di Napoli che prima chiedeva anche il canone di locazione in quelle vele. Tutti, dagli sfollati ai familiari delle vittime, hanno diritto a un risarcimento danni”, conclude Angelo Pisani.