Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Crollo a Scampia, morta una delle donne ferite: le vittime salgono a tre

È madre e parente degli altri due deceduti. Intanto ottocento persone hanno dormito nelle scuole e nell’ateneo del quartiere. Il Comitato Vele: “Subito task force per nuovi alloggi”. Geolier: “Senza più lacrime”

Napoli, 24 luglio 2024 – Si registra il terzo decesso dovuto al crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia: si tratta di Patrizia Della Ragione, 53 anni, rispettivamente madre e zia delle altre due vittime, Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione. La donna è morta in ospedale, dove era ricoverata per un politrauma e per la frattura di milza e bacino. Gli altri due figli – Giuseppe e Luisa – sono ricoverati in gravi condizioni.

Intanto, il ‘Comitato Vele di Scampia’ ha lanciato un appello in cui chiede subito una task force per mettere in sicurezza le Vele e costruire nuovi alloggi per gli sfollati. L’associazione si è detta preoccupata che il degrado del maxi stabile possa portare a ulteriori incidenti, come il crollo dell’altra sera. Nel pomeriggio, alcuni rappresentanti del comitato hanno incontrato il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessora all’Urbanistica Laura Lieto, i quali hanno assicurato massima velocità nel far rientrare gli sfollati nei propri appartamenti. Il primo cittadino ha poi ricordato che i progetti di riqualificazione di Scampia andranno avanti.

Comitato: “Non si può rallentare il risanamento”

Il progetto c’è e i soldi anche: in banca ci sono 18 milioni di euro stanziati per il risanamento delle Vele. I primi lavori annunciati nei mesi scorsi dal Comune sono iniziato nella zona dei sotterranei e alcuni abitanti temono che possano avere inciso sul crollo. Ma ora il processo di riqualificazione deve andare avanti, lo chiedono gli abitanti. “Quello che è successo non può in alcun modo rappresentare un motivo di rallentamento di un processo che va anzi velocizzato”, dicono dal ‘Comitato Vele di Scampia’.

La situazione degli sfollati 

È stata una notte difficile per gli 800 sfollati della Vela Celeste, ospitati negli edifici scolastici e universitari della zona; anche alcune associazioni hanno messo a disposizione le proprie sedi. “Il sentimento di solidarietà di tutto l'Ateneo, per i familiari delle vittime e dei feriti del crollo della notte scorsa, è profondo. Come già detto, la disgrazia accaduta ci tocca fortemente. Naturalmente le porte della nostra sede sono aperte per coloro che hanno necessità di un ricovero”. Lo ha fatto sapere ieri il rettore dell'Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito

Le verifiche tecniche in corso nello stabile stanno portando al via libera di 66 appartamenti della Vela B: a breve 300 persone circa potranno tornare a casa; per altri bisognerà attendere 10-15 giorni. Le forze dell'ordine, insieme alla polizia locale e metropolitana, hanno garantito i servizi di vigilanza per tutta la notte sia alla Vela che nelle zone di accoglienza degli sfollati, così da evitare atti di sciacallaggio.

Università occupata, sfollati: “Appartiene a noi”

Gli attivisti del Comitato ieri era entrato nella sede di Scampia dell’Università Federico II e subito si era diffusa la voce che l’ateneo fosse stato occupato dagli sfollati. “Vogliamo che sia chiaro che gli abitanti della vela celeste sfollati non hanno occupato l'Università – sottolineano – ma sono semplicemente entrati in un luogo che appartiene innanzitutto a loro, perché quell'edificio, oggi orgoglio della città, è frutto del piano di riqualificazione del quartiere, pensato e voluto in questi decenni proprio dagli abitanti delle vele”.

Geolier: “Senza più lacrime”

“Senza più lacrime, cosi non si può”. È il grido di dolore di Geolier, parole piene di rabbia quelle che il rapper napoletano ha fatto circolare sui social dopo la tragedia di Scampia. Mentre l’Italia si indigna e don Patriciello chiede aiuto al Governo, in ospedale ci sono bambine che lottano tra la vita e la morte. Dei 13 feriti ricoverati, restano gravi sette bambine tra i 2 e i 10 anni: quattro di loro sono in condizioni disperate.

Abitanti sfollati dalla Vela Celeste di Scampia a Napoli
Le Vele di Scampia il giorno dopo il crollo, Napoli, 23 luglio 2024. Entro stasera 66 alloggi della Vela Celeste di Scampia per circa 300 persone potranno essere rioccupati dai residenti.ANSA/CESARE ABBATE

Lutto cittadino e bandiere a mezz’asta

Lutto cittadino e bandiere a mezz’asta sui palazzi delle istituzioni cittadine – Palazzo San Giacomo e Palazzo di Via Verdi, sedi della giunta e del consiglio comunale – così Napoli reagisce al dolore. Ieri il presidente Mattarella ha chiamato il sindaco Getano Manfredi per esprimergli solidarietà.