Napoli, 12 gennaio 2022 - Gli inquirenti hanno disposto il sequestro nel cimitero di Poggioreale a Napoli dell'area adiacente a quella dove, lo scorso 5 gennaio, si è verificato il crollo della palazzina delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi. L'area, circoscritta dai carabinieri, è stata resa inaccessibile ai visitatori per motivi di sicurezza. Gli accertamenti relativi alle cause del cedimento entreranno nel vivo dopo la completa messa in sicurezza della zona. La società Metropolitana Napoli spa aveva però subito ammesso che nella notte c'era stato un allagamento della galleria sottoreana in fase di scavo per il collegamento tra Poggioreale e Capodimonte e si era impegnata a sostenere i costi per la messa in sicureeza. Napoli, crollo 200 loculi nel cimitero di Poggioreale: bare scoperte, cadaveri tra macerie
Le attività di identificazione si annunciano piuttosto laboriose: innanzitutto si cercherà di ricostruire la collocazione originaria delle salme, che potrebbe già dare le prime informazioni sulla loro proprietà. Poi, laddove dovessero emergere criticità, è prevista la prova del Dna che coinvolgerà il Racis (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) di Roma. Va tenuto presente, comunque, che in quella zona del cimitero di Poggioreale erano tumulate anche salme risalenti all' '800.