Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Covid, Torre Annunziata: dal 3 maggio riapre al pubblico Villa di Poppea

La splendida area archeologica, attribuita alla seconda moglie di Nerone e situata nel centro della moderna città oplontina, sarà di nuovo fruibile ai visitatori a partire da lunedì

Gli scavi di Oplontis e della villa di Poppea

Gli scavi di Oplontis e della villa di Poppea

Napoli, 1° maggio 2021 Dopo la pausa forzata a causa della pandemia da Covid-19, da lunedì 3 maggio a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, riapre al pubblico e in sicurezza Villa di Poppea, come confermato da Mirella Azzurro, presidente di Archeoclub d'Italia della città oplontina.

Dal 29 via libera anche al museo dell’Identità

Mirella Azzurro con l’occasione ha fatto sapere anche che, a partire dal 29 maggio, sarà riaperto al pubblico anche il museo dell’Identità di Palazzo Criscuolo, nel quale sono esposti i reperti più significativi delle ville costruite circa duemila anni fa. “La visita al Palazzo - sottolinea la presidente - completa quella della Villa di Poppea e dà informazioni anche sulla villa di Crassio, ancora non aperta al pubblico”.

Un patrimonio Unesco

Il comune di Torre Annunziata contiene al suo interno gli scavi di Oplontis, una serie di ritrovamenti archeologici appartenenti per l’appunto alla antica zona suburbana della città. La Villa di Poppea è villa d'otium che risale, come prima edificazione, alla metà del I secolo avanti Cristo. È stata poi ampliata durante l’età giulio-claudia, al punto da contenere al suo interno anche un piccolo complesso termale.

È inoltre ricca di affreschi, che creano anche alcuni giochi prospettici con finti elementi architettonici come porte o colonne, e che abbelliscono le pareti con raffigurazioni di animali, frutta o maschere. La villa, attribuita come residenza alla seconda moglie di Nerone, è inserita dal 1997 nell'elenco dell'Unesco come Patrimonio dell'umanità.