Venerdì 27 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Covid Napoli, 80 netturbini in quarantena: la raccolta dei rifiuti si ferma

A rischio la rimozione dei residui di petardi e fuochi d'artificio sparati per strada a Capodanno

Raccolta dei rifiuti

Napoli, 2 gennaio 2022 – Ottanta operatori in quarantena, la raccolta dei rifiuti si ferma. Sono stati effettuati solo i servizi straordinari per rimuovere i residui dei fuochi d'artificio solo nelle zone centrali, al palo invece le periferie dove l’esplosione di botti nella notte di Capodanno è stata massiccia. “Sono circa 80 gli operatori in quarantena, più altri in malattia ordinaria. Questo dato in termini reali comporta una evidente impossibilità di raccolta, pulizia e spazzamento, peraltro in un momento dell'anno dove i rifiuti prodotti aumentano in maniera esponenziale”, spiega l'assessore all'Ambiente di Napoli, Paolo Mancuso.

"Siamo consapevoli che in questi giorni festivi la città non ha potuto godere della pulizia e del decoro che merita. I motivi purtroppo sono legati principalmente agli effetti che il Covid ha avuto sul personale Asia”, dice l’assessore. In questo momento, l'azienda è riuscita ad effettuare nelle zone centrali uno spazzamento straordinario per i fuochi d'artificio. “In alcune aree periferiche – continua l’assessore – dove vi è stata una più intensa esplosione di fuochi, occorre aspettare ulteriori 12 ore per evitare il rischio di pericolosi infortuni del personale. Contiamo di rientrare ad un regime efficiente entro domani sera, scusandoci per il disagio”.

Un problema “cronico” quello delle malattie indiscriminate durante le feste, ma che in tempo di quarta ondata di Covid – con la Campania che mostra un tasso di contagi al 17,4% – la situazione è diventata più pesante. “Siamo dinanzi ad una problematica nota da molti anni, che, aggravata dal Covid, ha determinato l'attuale situazione. Siamo però al lavoro affinché vi sia una risoluzione definitiva attraverso innanzitutto l'assunzione di nuovo personale che garantisca un efficientamento immediato del servizio", conclude Mancuso.