Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Covid Campania 31 gennaio, il bollettino di oggi. De Luca: "Scuole nel caos"

Sono 5.062 i positivi del giorno in Campania. Restano alti i decessi: sono 51. De Luca: "Abbiamo verificato che nelle scuole c'è il caos, le famiglie non sanno come fare per riportare i bambini in classe, non ci sono mascherine né tamponi e l'accordo con i medici medicina generale non c'è"

Napoli, 31 gennaio 2022 – Sfugge al controllo il ritmo dei decessi in Campania, sono 51 le vittime registrate nel bollettino Covid di oggi. Numeri al ribasso sul fronte contagi, condizionati dai pochi tamponi effettuati nel weekend: sono 5.062 i positivi del giorno in Campania, rilevati a fronte di 42.979 test processati nelle diverse province. Sono 3.710 i test antigenici e 1.352 i tamponi molecolari che hanno dato esito positivo. Un dato quasi dimezzato rispetto agli oltre 9.800 di ieri. Malgrado i test effettuati ieri, giorno festivo, siano più bassi dei giorni di lavoro, il tasso di incidenza del Covid continua a diminuire: l'indice di contagio oggi arriva all'11,77% contro il 12,92 del giorno prima. Covid Campania, 1 febbraio, 63 morti e 13.857 casi: ancora nel pieno della quarta ondata

Covid Campania, i dati del 31 gennaio 2022
Covid Campania, i dati del 31 gennaio 2022

Delle 51 vittime, 31 persone sono morte nelle ultime 48 ore, gli altri 20 decessi sono avvenuti precedenza ma registrati solo ieri. Il totale dei decessi registrati in Campania dall'inizio della pandemia sale così a 9.139. In tutta la regione, sono 89 i pazienti Covid attualmente ricoverati in terapia intensiva (uno in più rispetto a ieri), 1.391 i malati che si trovano nei reparti di degenza medica (13 in meno rispetto al dato diffuso ieri). Il totale dei positivi che attualmente si trovano in quarantena è di 226.757 campani, 5.336 in meno rispetto a ieri.

Sommario: 

Cardarelli, nuova riorganizzazione Covid

Proseguono i contagi anche a Napoli che nella giornata domenicale conta 835 nuovi positivi, ma anche 3.708 guariti. In città ci si attrezza all'arrivo sempre maggiore di positivi di covid anche all'ospedale Cardarelli, il più grande della regione, che oltre alle due palazzine e un ex reparto Obi dedicato ai malati di covid, ha deciso di riorganizzare alcune stanze isolate in diversi reparti. “In tutto nelle due palazzine e l'ex Obi abbiamo 150 posti spiega Giuseppe Longo, direttore del Cardarelli ma solo oggi abbiamo 180 positivi che quindi stanno già sfruttando la nuova organizzazione. Oltre ai 150 posti di prima, abbiamo ricavato dei letti dedicati al Covid anche in altri reparti, sono stanze più isolate, chiuse e con medici e infermieri che ci vanno con l'abbigliamento di sicurezza”.

Nuove assunzioni: cercasi 20 infermieri e 15 medici

Il numero di positivi in ospedale cresce, perché molti pazienti ci vanno per altre patologie ma a tutti viene fatto il tampone e molti asintomatici dal covid risultano positivi, infatti poco occupate sono le terapie intensive. “Oggi su 180 pazienti positivi spiega Longo sei sono in terapia intensiva. Di cui quattro sono persone non vaccinate e due sono vaccinati ma che hanno patologie per cui sarebbero in terapia intensiva non Covid, comunque. Questo fa parte delle caratteristiche del nuovo virus, che fa spesso meno sintomi ma si diffonde in poco tempo”.

L’effetto Omicron “spinge” verso nuove modalità di prevenzione. “Questo sta portando cambiamenti, come quelli in Gran Bretagna, ma anche che il servizio sanitario deve essere sempre pronto”, sottolinea il direttore del Cardarelli. Per esserlo, l’ospedale Cardarelli ha lanciato un nuovo bando che punta a contratti a tempo determinato per 20 infermieri e 15 dirigenti medici, con 2.800 risposte sui posti infermieri, ma solo 12 per i medici, più difficili da trovare in Italia.

De Luca: "Le nostre scuole sono nel caos"

Non è finito il braccio di ferro con Palazzo Chigi, De Luca è ancora sul piede di guerra dopo l’annullamento della sua ordinanza che spostava la riapertura delle scuole ad oggi, 31 gennaio. "Avevo proposto di prenderci due settimane di tempo prima di riaprire le scuole, anche se le secondarie di secondo grado restavano aperte, per allargare la campagna vaccinale per la fascia 5-11 anni. Se avessimo avuto due settimane per ampliare la vaccinazione, avremmo aperto le scuole senza moltiplicare il contagio, come invece sta avvenendo", spiega il presidente Vincenzo De Luca.

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"Dopo la truffa mediatica del 10 gennaio da parte del ministero dell'Istruzione – aggiunge De Luca –, cioè dire che è tutto aperto e che per il 95% va bene, abbiamo verificato che nelle scuole c'è il caos, le famiglie non sanno come fare per riportare i bambini in classe, non ci sono mascherine né tamponi e l'accordo con i medici medicina generale non c'è. Dovevamo fare una giornata di propaganda".

"Il 10 gennaio – continua ancora il governatore – in Campania avevamo 25mila bimbi vaccinati, poco più del 10%. Oggi abbiamo 150mila bimbi vaccinati. L'obiettivo adesso è completare la campagna di vaccinazione per i bambini più piccoli".

Cosa sta succedendo nelle province

Il maggior numero dei contagi continuano ad essere nell’area della Città metropolitana di Napoli, con 3.074 nuovi positivi che portano a oltre 600mila – il numero esatto è 608.617 il totale dei casi che si sono verificati negli ultimi due anni. La seconda città, per numero di contagi, è ancora Salerno, che oggi conta meno di un migliaio di casi: sono 936. Il conteggio totale dei casi riscontrati finora in tutta la provincia sale a 164.937 unità.

Basso il bollettino di oggi anche a Caserta, dove dall’analisi dei tamponi di ieri sono emersi 739 positivi. Il bilancio complessivo dei contagiati dal virus è di 151.080 persone, dal febbraio 2020 ad oggi. Subito dopo, nella lista dei contagi registrati oggi per provincia, compare Avellino con 213 nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti di 49.263 residenti contagiati in due anni. Benevento ha invece registrato solo 70 nuovi positivi, per un totale di 31.992 casi in tutto.

La situazione in Italia

Dopo il calo di tamponi analizzati nel weekend, oggi la situazione appare sotto controllo in tutta Italia. La regione con il maggior numero di casi odierni è l'Emilia Romagna con 8.983 contagi, seguita da Lazio (+6.615), Piemonte (+6.241), Lombardia (+5.417) e Campania (+5.062). I casi totali sono 10.983.116.

I dimessi e i guariti delle ultime 24 ore sono 108.493 (ieri 124.706), per un totale di 8.244.012. Per questo gli attualmente positivi sono ancora in calo, oggi il dato più significativo da mesi: -51.211 (ieri -20.831) e scendono a 2.592.606. Di questi, 2.571.109 pazienti sono in isolamento domiciliare.

Mascherine all’aperto, De Luca non arretra

De Luca continua la sua battaglia per l’obbligo della mascherina all’aperto, la Campania è l’unica regione in cui è rimasto in vigore per tutto l’anno. E il governatore non cede. "Per quanto ci riguarda, in Campania continuiamo a tenere la mascherina (all'aperto, ndr) anche se a livello nazionale decidono diversamente". Lo annuncia il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, intervenuto a margine di una iniziativa nelle scuole di Salerno. "Dobbiamo essere più prudenti che nelle altre Regioni, perché – ricorda – come vado ripetendo, la densità abitativa che c'è in Campania non c'è da nessuna altra parte d'Italia". Il Cdm di oggi ha infatti approvato un nuovo pacchetto di misure che sposta di altri 10 giorni l'obbligo della mascherina all'aperto: ecco tutte le regole del nuovo decreto.

Campania, trovata variante autoctona

I ricercatori Telethon hanno scoperto una variante campana che nel novembre del 2020 ha scatenato la seconda ondata di Covid che ha travolto l’Europa. Sono 156 le varianti sequenziate in Campania su oltre oltre 19mila campioni analizzati.

Si tratta di “un sottotipo della variante spagnola, responsabile della seconda ondata di infezioni in Europa nel novembre 2020”, spiega Davide Cacchiarelli, professore di biologia molecolare all'Università Federico II di Napoli e responsabile del laboratorio di genomica integrata del Tigem di Pozzuoli, il cui gruppo è stato il primo a identificare le varianti Epsilon e Omicron in Italia.