Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Napoli, uccide connazionale e trasporta il cadavere sullo scooter / VIDEO

Il corpo impacchettato in una busta di plastica con mani e piedi legati prima di essere buttato nelle campagne di Scisciano. Le immagini delle telecamere di sorveglianza

Napoli, 18 giugno 2022 - Arriva dal Napoletano un'altra storia da brividi. Un 48enne di origini romene avrebbe ucciso un connazionale, lo avrebbe riposto in una busta di plastica e si sarebbe disfatto del cadavere trasportandolo a bordo di uno scooter. La macabra scena è stata filmata dalle telecamere di sorveglianza, immagini diffuse dai carabinieri di Napoli. 

Carabinieri sul luogo del ritrovamento del cadavere a Scisciano
Carabinieri sul luogo del ritrovamento del cadavere a Scisciano

Il gip del tribunale di Nola (Napoli) ha convalidato il fermo emesso dal pm dello stesso tribunale ed eseguito dai militari di Castello di Cisterna e di San Vitaliano, nei confronti del 48enne, gravemente indiziato dell'omicidio del connazionale 54enne, trovato morto, il corpo già in parziale stato di decomposizione, nella campagne di Scisciano il 4 giugno scorso, il cui corpo, è stato occultato e legato all'interno di sacchi di plastica.

Chi era la vittima, Gheorghe Paraschiv

La sua probabile identità era già rimbalzata sui social già il giorno dopo il ritrovamento del cadavere. "Quel corpo forse è di Giorgio", scrivevano molti utenti Fb del Nolano, chiamandolo così come lo conoscevano tutti. "Ha fatto perdere le tracce già da qualche giorno", aggiungevano altri. Poi la conferma ufficiale dalle indagini dei carabinieri, che dà un nome a quel corpo ritrovato in campagna a Scisciano. La salma è di Gheorghe Paraschiv, nato in Romania il 23 luglio 1967. I suoi resti sono stati trovati in un sacco della spazzatura con mani e piedi legati. Un uomo senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, ma che tutti in zona conoscevano perchè si rendeva disponibile per piccoli lavorettidi edilizia. Tanto che le prime ipotesi sulle cause della morte non escludevano che l'uomo potesse aver avuto un incidente, o forse un malore durante qualche lavoro 'in nero'. Poi la conclusione delle indagini e l'individuazione dell'assassino hanno ribaltato le teorie iniziali.