Domenica 17 Novembre 2024

Confiscati beni per 100 milioni di euro a imprenditori in odor di camorra: investimenti sospetti a Bologna e Ravenna

Il provvedimento è l’epilogo delle indagini coordinate dalla Dda di Napoli e condotte dagli uomini della Finanza di Bologna nell’ambito dell’operazione Omphalos.. Il viceministro Bignami: “Complimenti alle Fiamme Gialle, la lotta a tutte le mafie è una delle priorità del Governo Meloni”

Bologna, 5 luglio 2024 – Cento milioni di euro: a tanto ammonta l’ingente patrimonio di società operanti nei settori dell'edilizia e immobiliare confiscato dagli uomini della Guardia di Finanza di Bologna che hanno agito insieme al Servizio centrale criminalità organizzata e con il supporto dei comandi provinciali di Napoli, Caserta, Benevento e Cosenza nell’operazione Omphalos.

Le indagini coordinate dalla Dda di Napoli sono state condotte dagli uoimini della Guardia di Finanza di Bologna
Le indagini coordinate dalla Dda di Napoli sono state condotte dagli uoimini della Guardia di Finanza di Bologna

Il provvedimento di confisca è stato emesso dalla Corte di appello di Napoli. I beni sono risultati nella disponibilità di due imprenditori di origine campana, Antimo Morlando e Emanuele Di Spirito, condannati in via definita, a vario titolo, per concorso esterno in associazione di tipo camorristico e trasferimento fraudolento di valori anche aggravato dal metodo mafioso, ritenuti vicini ai clan Puca e Perfetto.

La confisca è l'epilogo di indagini della Dda di Napoli, dopo un monitoraggio su investimenti immobiliari sospetti fatti in Emilia- Romagna, nelle province di Bologna e Ravenna, da soggetti apparentemente privi di qualsiasi capacità reddituale: è stato documentato un complesso di società - formalmente intestate a soggetti compiacenti, ma di fatto gestite dai due imprenditori (nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere e Secondigliano) - strumentalmente impiegate per operazioni speculative immobiliari al fine, tra l'altro, di agevolare gli investimenti di alcuni clan e il reimpiego di provviste illecite, in maniera da consentire alle stesse organizzazioni criminali di trarre ingenti guadagni.

I clan, agendo all'ombra di imprese apparentemente pulite, reinvestivano così nel circuito legale i proventi delle attività immobiliari. Sono stati assicurati allo Stato 161 beni immobili, tra fabbricati e terreni nelle province di Napoli, Caserta, Benevento e Cosenza, 25 autoveicoli, 7 rapporti bancari attivi e 16 quote di partecipazione societarie, per un valore di 100 milioni di euro. 

Dal viceministro di FdI Galeazzo Bignami sono arrivati i complimenti per l’operazione delle Fiamme Gialle. “Complimenti al Gruppo d’Investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza di Bologna  – scrive Bignami in una nota – per la conclusione dell’operazione che ha permesso di riportare in disponibilità dello Stato beni per un valore di 100milioni di euro, confiscati a due esponenti della criminalità organizzata. La lotta a tutte le mafie è una delle priorità del Governo Meloni e operazioni come quella conclusa oggi ci rendono particolarmente grati per il lavoro svolto dagli uomini e dalle donne delle Fiamme Gialle”.