Napoli, 31 maggio 2021 – Si accende la campagna elettorale in vista delle comunali di Napoli del prossimo autunno. Intervistato da Radio Crc, il candidato del centrodestra, il pm in aspettativa Catello Maresca, ha criticato il “Patto per Napoli” con cui Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali appoggiano la corsa dell’ex ministro Gaetano Manfredi.
Maresca: “Patto per Napoli? Sembra un pacco”
“Ho letto bene il Patto per Napoli e spero non sia un ‘pacco per Napoli’, perché i partenopei lo rimanderebbero al mittente. Mi ha deluso, dai giornali era tutt'altro – ha detto Maresca –. Io ragiono in maniera diversa, punto a trovare dal 2022 l'equilibrio di bilancio. Il Comune di Napoli spende 1 miliardo e 550 milioni l'anno e incassa 1,2-1,3 miliardi, quindi va in deficit strutturale ogni anno”.
“Bisogna risolvere questo come dice anche la Corte Costituzionale che ha già bocciato due volte la legge ‘salva-Napoli’, perché non si può intervenire senza che il Comune smetta di fare deficit l'anno dopo. Il sindaco deve essere di tutti i cittadini, ci vogliono gli interventi del Governo, ricordo che il ministro del Mezzogiorno è di centrodestra, quindi non decidono i tre soggetti dei partiti del patto”.
“Io, sindaco equilibrato come ho fatto da pm”
Sempre parlando del Patto del centrosinistra, Maresca ha poi concluso: “Per questo mi sembra più un pacco che un patto, perché parla di soldi addossati comunque ai napoletani, seppure in 25-30 anni, su Irpef e tasse marittime. Non mi sembra la soluzione”.
Soffermandosi su una sua possibile vittoria ha invece affermato che spera “di essere un sindaco equilibrato come ho cercato di fare da magistrato, con però punti fermi come ripartire dal rispetto delle regole. Il rispetto delle regole conviene a tutti, non porta ad avere cittadini di serie A e serie B, un ordine che nessuno vuole”.
“Io questo vorrei ribaltarlo: l'Amministrazione deve garantire da parte di tutti il rispetto delle regole, io ne parlo nelle scuole e anche i giovani lo capiscono – ha spiegato –. La normalità è il primo obiettivo da raggiungere. Un traguardo non semplice se pensiamo alla Galleria Vittoria, chiusa da mesi senza un orizzonte temporale di soluzione, alle buche nelle strade, a destra e sinistra che non hanno un orientamento politico”.
“Tanti problemi, bisogna trovare la squadra giusta”
E ha continuato: “Non mi appassiona dire ‘vado a fare il sindaco ma non ci sono soldi’, lo sappiamo ma servono nuove idee e visione della città. Partirei dalla massima espressione della compartecipazione pubblico-privata, anche gli imprenditori dovrebbero farsi carico della città”.
Secondo il magistrato antimafia, a Napoli “c'è un’invivibilità normale che non capisco: a Pozzuoli e Portici ci sono fiori in strada, una viabilità che funziona, un decoro urbano apprezzabile, perché i napoletani non devono averlo?”.
“Partiamo da questo ma in un'ottica propositiva, studiando le ragioni che non hanno permesso di arrivare alla soluzione e trovando la squadra idonea – ha concluso –. A me sembra ad esempio che su questo non si siano trovate le persone giuste da mettere al posto giusto”.