Napoli, 22 giugno 2021 – Superare la stagione dei Masaniello e puntare su una maggiore collaborazione con le istituzioni per il rilancio di Napoli. È l’auspicio espresso oggi da Gaetano Manfredi, candidato sindaco del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali del prossimo autunno, in un colloquio con Radio Immagina.
Manfredi: “Mi auguro non sia la stagione dei Masaniello”
“Rispetto agli anni Ottanta – ha detto l’aspirante primo cittadino – ci sono similitudini, allora si usciva dal terremoto, ora dalla pandemia, ma rispetto ad allora c'è una Napoli che si è evoluta con tanto talento e voglia di modernità, quindi la città oscilla tra la ricerca del Masaniello di turno e la visione europea di una grande capitale”.
“Io mi auguro che non sia la stagione dei Masaniello, ma di una città ordinata, regolare, che sappia collaborare con le istituzioni per essere capitale europea e riferimento per il Mezzogiorno”. L'ex ministro ha poi sottolineato che “noi napoletani siamo bravi a fare cose straordinarie, ma oggi non ci basta”.
L’obiettivo: creare una squadra di governo di alto livello
Parlando dell’attuale sindaco, Luigi de Magistris, Manfredi ha dichiarato: “Ha cominciato con idee positive sulla partecipazione dal basso, il protagonismo delle associazioni, poi non si è confrontato con le difficoltà della gestione amministrativa”.
“Io cercherò una squadra di governo di alto livello, per tenere la connessione con i luoghi dove si decide, anche Bruxelles si deve interessare alla nostra città se ce ne daranno la possibilità – ha aggiunto –. Ho una coalizione ampia che ha una chiara cifra politica nel campo progressista dai moderati ai cattolici democratici, dagli ambientalisti alla sinistra e ai Cinque Stelle”.
“È il momento di fare rete con Regione, Governo e Ue”
Anime diverse, ma con le quali Manfredi ha sostenuto di lavorare “bene con tutti sui valori condivisi: la politica è centrale ma ci vuole il giusto mix con le grandi energie dal mondo civico. E poi si dovrà lavorare sulla macchina del Comune partendo da tre leve”, ossia capitale umano, digitalizzazione e il decentramento dei servizi.
Manfredi si è poi soffermato sulle connessioni tra Palazzo San Giacomo, la Regione Campania, il Governo e l’Unione Europea, poiché “è il momento di fare rete e lavorare insieme. La mia esperienza sui tavoli internazionali mi ha insegnato che serve riconoscibilità e Napoli è un brand internazionale, considerato un luogo di bellezza e deve essere considerata affidabile negli impegni e che sia in grado di fare squadra”.