Napoli, 26 Maggio 2021 - Ora è ufficiale: il sostituto procuratore Catello Maresca si è candidato a sindaco di Napoli in vista delle elezioni amministrative del prossimo autunno. La conferma è arrivata oggi pomeriggio nel corso di un incontro con i rappresentanti del Partito Liberale Europeo.
Al momento, comunque, non si conoscono ancora dettagli né sui simboli né sulle liste che sosterranno la sua corsa a Palazzo San Giacomo, anche se la sua candidatura avrà probabilmente una forte connotazione civica all'interno dello schieramento di centrodestra.
L'ok del Csm alla domanda di aspettativa
Questa mattina è arrivato dal Consiglio superiore della magistratura il via libera alla concessione dell'aspettativa (per ragioni elettorali) al magistrato fino al giorno in cui ci sarà la proclamazione del nuovo primo cittadino napoletano al termine delle consultazioni che si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre prossimi. La delibera è stata approvata dal Csm all'unanimità e senza dibattito.
Nell'esame della IV Commissione era stato sottolineato che non esiste una norma che precluda ai magistrati di candidarsi per competizioni di natura amministrativa all'interno del circondario o del distretto nel quale esercitano o abbiano esercitato le proprie funzioni, limite che esiste solo per le elezioni politiche.
De Magistris: "Un comportamento che non ho condiviso"
"È scontato che il Csm dia l'aspettativa a Maresca e secondo le leggi è anche normale che sia cosi, ma l'ambiguità resta". Con queste parole l'attuale sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato, alla vigilia della pronuncia del Csm, la richiesta avanzata dal pm Catello Maresca.
"L'errore e il comportamento che non ho per nulla condiviso di Maresca - ha aggiunto de Magistris - è stato quello di aver fatto campagna elettorale vera con la toga addosso in tutta la città ed è inammissibile. Così come è inammissibile che tutto questo sia stato tollerato da chi doveva evidentemente vigilare in maniera più adeguata".
"Di questi tempi è tutto possibile"
De Magistris ha poi rincarato la dose, ponendo l'accento su "un ulteriore tema di opportunità che ha sempre attraversato il dibattito all'interno della magistratura e non solo: l'opportunità per un magistrato che ha esercitato le funzioni in una città, e in questo caso addirittura di pm e dunque essendo titolare di indagini, di candidarsi poi a sindaco nella medesima città con tutto ciò che ne può derivare sull'apparenza di autonomia, indipendenza ed equidistanza". Il sindaco ha poi concluso affermando che "tutto ciò non è una bella pagina ma di questi tempi tutto appare possibile e normale".
Salvini: "Pronto a candidarsi? Io strafelice"
Sulla questione è intervenuto anche il segreatario della Lega, Matteo Salvini, che ha commentato: "Se Maresca si candida a Napoli, io ne sono strafelice". Poi ha aggiunto: "Bene, è uno dei magistrati anti camorra più in gamba che io abbia conosciuto sia da ministro che in altra veste", ricordando che sia lui che Paolo Damilano (probabile candidato a Torino) "non sarebbero candidati di partito o di bandiera, non so cosa votino ma sono persone in gamba che hanno un'idea di Napoli e Torino assolutamente condivisa e condivisibile".