Cocaina rosa, un arresto nel Napoletano
Napoli, 12 settembre 2022 - Nascondeva la cosiddetta 'cocaina rosa', sostanza sintetica venduta fino a 400 euro a dose e per questo definita 'droga dell'alta società', negli slip. Quattro dosi confezionate ermeticamente per un peso complessivo di 2,82 grammi. Un 34enne di Torre del Greco (Napoli) è stato arrestato dai carabinieri della stazione locale.
Perquisito, è stato trovato in possesso anche di due dosi di marijuana, due di cocaina, di un grinder (trita erba) e di un 'tira cocaina'.
Nella sua abitazione altra cocaina, marijuana e materiale vario per il confezionamento. Il 34enne è ora ai domiciliari in attesa di essere ascoltato dal giudice. Dovrà rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
Spaccio a domicilio a Ischia
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ischia hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari, una della custodia in carcere nei confronti di un 24enne di Forio e due del divieto di dimora nei Comuni dell'isola d'Ischia nei confronti di due 24enni di Forio e di Ischia, gravemente indiziati dei reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), di tentata estorsione, rapina e lesioni personali aggravate.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della procura della Repubblica partenopea, all'esito di indagini condotte dai carabinieri di Ischia. I tre sono accusati di aver organizzato un sistema di cessione di droga a domicilio dopo aver preso appuntamento con i clienti via telefono.
Le indagini hanno consentito di riscostruire anche tentativi estorsivi nei confronti di alcuni assuntori, anche mediante l'utilizzo di armi da taglio, costretti a subire minacce e ritorsioni dopo aver contratto debiti per acquistare la droga.
Fatta luce anche su un episodio di rapina, avvenuto a Forio nel maggio 2022, da parte di una persona che, dopo un incidente stradale, aveva aggredito con calci e pugni la controparte causandole la frattura dell'ulna, giudicata guaribile in 30 giorni, per impossessarsi e distruggere il relativo telefono cellulare con cui aveva ripreso gli attimi immediatamente successivi all'incidente.