Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Clochard ucciso di botte a Pomigliano: convalida del fermo per i due sedicenni

I due minorenni sono accusati di essere gli autori dell'omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà del 43enne ghanese Akwasi Adofo Friederick. Manfredi: "Bisogna lavorare sull'educazione"

Akwasi Adofo Friederick, ammazzato di botte: i due 16enni facevano parte di baby gang

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Pomigliano d'Arco (Napoli), 22 giugno 2023 - Si terrà domani 23 giugno, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Napoli, l'udienza di convalida del provvedimento di fermo notificato dai carabinieri di Castello di Cisterna e di Pomigliano d'Arco ai due sedicenni, accusati di essere gli autori dell'omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà del 43enne ghanese Akwasi Adofo Friederick, il senza fissa dimora percosso a morte a Pomigliano d'Arco. L'individuazione dei due presunti responsabili dell'omicidio - entrambi di Pomigliano - è giunta dopo l'analisi dei video dei sistemi di videosorveglianza e dei social da parte dei carabinieri: il provvedimento di fermo è stato notificato ieri ai due indagati al termine di indagini coordinate dal sostituto procuratore Raffaella Tedesco.

Il sindaco Manfredi: "Bisogna lavorare sull'educazione"

"La cosa che più colpisce è che questi atti di violenza sono assolutamente gratuiti. A Pomigliano questa persona è stata ammazzata senza un motivo. Questo ci colpisce molto e ci deve far riflettere" le parole del sindaco di Napoli e della città metropolitana, Gaetano Manfredi. Il primo cittadino partenopeo, nel sottolineare che "questi fenomeni, sebbene con caratteristiche diverse, riguardano tutte le grandi aree urbane” e nel ricordare il tavolo istituito presso il ministero dell'Interno con anche le città di Milano e Roma, ha posto l'accento sul fatto che "simili episodi stanno diventando estremamente pericolosi e diffusi. Bisogna lavorare sull'educazione - ha concluso - ma anche sulla prevenzione, sul controllo del territorio e credo che tutto questo vada fatto insieme".  

Chi sono di due sedicenni

I due minorenni accusati dell'omicidio del 43enne appartengono a una baby gang che agisce da tempo sul territorio. Uno dei due è figlio di pregiudicati. Secondo quanto trapela, i genitori ed un fratello del giovane sono attualmente detenuti. Il secondo giovane arrestato, invece, avrebbe origini romene. Dalla visione dei profili social dei due è emersa la presenza di contenuti che inneggiavano alla violenza, con immagini di coltelli e bastoni retrattili, consigli per fare una rapina, commenti in totale spregio della legge. Nel corso delle perquisizioni nelle loro abitazioni, sono stati rinvenuti indumenti utili alle indagini che per il momento proseguono per verificare eventuali complicità: gli inquirenti stanno cercando capire se si è trattato di un pestaggio “improvvisato” o al contrario organizzato per tempo.

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Lutto cittadino a Pomigliano

"La comunità di Pomigliano è sconvolta da questo fatto gravissimo, ha turbato l'intera comunità", le parole del sindaco di Pomigliano D'Arco Raffaele D'Urso affidate a un video pubblicato sui social. "Pomigliano è conosciuta per la sua generosità e altruismo, non ci spieghiamo come possa essere successo un fatto di tale gravità, noi ripagheremo la memoria di questo nostro concittadino intanto con funerali a spese del comune e non appena i fatti saranno molti chiari dichiarando il lutto cittadino per dare la dimostrazione e la sottolineatura che Pomigliano è lontana da questo gravissimo episodio" conclude il primo cittadino.