Domenica 1 Settembre 2024

Clochard ammazzato di botte: un cero acceso sui balconi di Pomigliano

L'invito dei parroci ai fedeli alla marcia silenziosa per il 43enne ghanese Akwasi Adofo Friederick ucciso barbaramente che partirà dalla panchina di via Gramsci

Ammazzato di botte a Pomigliano d'Arco: sulla 'sua' panchina fiori e biglietti

Ammazzato di botte a Pomigliano d'Arco: sulla 'sua' panchina fiori e biglietti

Pomigliano d'Arco (Napoli), 22 giugno 2023 - All'indomani del fermo dei due sedicenni accusati del brutale pestaggio che ha portato alla morte del 43enne ghanese Akwasi Adofo Friederick, il senza tetto di Pomigliano d'Arco (Napoli), i cittadini si chiedono "perché" due giovanissimi siano potuti arrivare a picchiare violentemente un uomo inerme e pacifico. Il sindaco di Pomigliano, D'Arco Raffaele D'Urso pensa al lutto cittadino "per prendere le distanze da un fatto così grave", mentre il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha posto l'accento sul fatto che "simili episodi stanno diventando estremamente pericolosi e diffusi. Bisogna lavorare sull'educazione, ma anche sulla prevenzione, sul controllo del territorio e credo che tutto questo vada fatto insieme".

Contrastanti le voci dei cittadini di Pomigliano che alle istituzioni chiedono più "controlli" e "sicurezza". "È colpa delle famiglie - dicono alcune donne recandosi al supermercato davanti al quale sostava la vittima - dovrebbero rinchiuderli e buttare via la chiave. Abbiamo letto che uno dei ragazzi ha l'intera famiglia in galera. Ma chi si prendeva cura di lui non si chiedeva cosa facesse questo ragazzo? Frederick non faceva male a nessuno. Chiedeva l'elemosina e dispensava saluti e sorrisi, a tutti".

Qualche altro, invece, incolpa la "società". "Siamo stati noi ad ucciderlo - affermano - con la nostra indifferenza. Dove eravamo quando dormiva sulla panchina o in un sacco a pelo in strada? Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza". Sui social si scatenano le polemiche tra chi dedica pensieri al 43enne di origini ghanesi, e chi, invece, accusa tutti di non aver fatto abbastanza.

"È bello oggi pulirsi la coscienza con tante belle parole e le sfilate davanti alla panchina - scrive un utente di una delle pagine dedicate a Pomigliano - ma perché quest'uomo dormiva in strada? La Chiesa, le istituzioni cosa hanno fatto per lui? Nessuno ha mosso un dito, ed ora si piange il morto".

Frederick, però, come ha spiegato nei giorni scorsi don Pasquale Giannino, parroco della chiesa di San Francesco, accettava a malincuore gli aiuti, e nessuno era riuscito, a detta di tanti altri, a costringerlo ad accettare un tetto sulla testa.

Stasera 22 giugno, intanto, i cittadini si riuniranno per la marcia silenziosa organizzata dai parroci, che partirà dalla panchina di via Gramsci per arrivare alla chiesa di San Francesco. I parroci della città, hanno anche chiesto alla cittadinanza di accendere un cero sui balconi per ricordare il clochard barbaramente massacrato a botte.