Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Campi Flegrei, l’altra faccia del terremoto: raffica di disdette dall’estero e turismo in ginocchio

Denuncia delle associazioni di categoria campane in attesa del decreto del governo: “Troppi allarmismi, non c’è una corretta comunicazione all’estero”

Una veduta della costa di Pozzuoli, nell'area dei Campi Flegrei

Una veduta della costa di Pozzuoli, nell'area dei Campi Flegrei

Napoli, 5 ottobre 2023 – Raffica di disdette nelle prenotazioni di fine estate e vacanze annullate dall’estero, operatori del settore turistico ma anche vari artigiani locali in ginocchio: è questa l’altra faccia del terremoto della zona di Napoli, l’area dove da settimane si registrano gli sciami sismici della caldera dei Campi Flegrei. A lanciare l’allarme sulle ripercussioni economiche che sta causando la situazione di allerta nell’area napoletana sono le associazioni di categoria del territorio in vista del decreto del governo previsto nella serata.

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“Serve un decreto del governo”

“Serve con urgenza il decreto del governo per stanziare adeguate risorse e mettere così in condizione soprattutto i Comuni di agire, rafforzando l'azione della Protezione civile e del piano di prevenzione”. Lo dice in una nota la Claai, associazione dell'artigianato e della piccola e media impresa della Campania, che interviene sul tema delle imprese “messe in ginocchio dalle ripetute scosse che si sono susseguite nelle ultime settimane e sull'allarmismo creato dalla stampa estera, che spinge molti stranieri ad annullare le vacanze a Napoli e nella zona flegrea”.

"Comunicazione deleteria all’estero”

"Il perdurare dell'attività sismica sta mettendo in difficoltà le piccole imprese artigiane e i settori turistici - prosegue la nota - Sono iniziate infatti le disdette di prenotazioni che interessano un'area più ampia di quella dei Campi Flegrei e questo a causa anche di una parte di note testate straniere attraverso un tipo di comunicazione e informazione che si sta rivelando deleteria”. Per l'associazione “sarebbe utile fare intervenire di più la comunità scientifica sul bradisismo in modo da tranquillizzare la popolazione e fare arrivare messaggi rassicuranti all'estero. In quest'ottica il piano di simulazione dell'evacuazione, annunciato dalla Regione Campania, deve essere messo in atto al più presto possibile”.

La preoccupazione di B&B e case vacanze

L'allarme per le scosse “sta generando disdette di prenotazioni”: lo denuncia l'Abbac, associazione dei B&B e degli affittacamere per le vacanze che invita “ad evitare allarmismi soprattutto nella comunicazione dei mass media che stanno generando, all'estero, preoccupazioni eccessive rispetto all'attuale allerta gialla”.

Raffica di disdette di tedeschi, francesi e americani

“Ci appelliamo al governo, alla Regione e ai Comuni coinvolti perché ci aiutino ad informare correttamente i nostri viaggiatori e per evitare allarmismi che stanno generando preoccupanti disdette in queste ultime ore, non solo per l'area flegrea ma anche a Napoli città - dichiara il presidente nazionale e regionale Abbac Aeo Agostino Ingenito - In questi ultimi giorni, tanti associati ci comunicano disdette, per lo più stranieri, ed in particolare tedeschi, francesi ed americani, che probabilmente allarmati da articoli e video realizzati in relazione allo sciame sismico sul territorio, stanno disdettando le prenotazioni”.

"Il governo fornisca una corretta informazione”

“Auspichiamo che il governo fornisca informazioni corrette ai mass media, e ci appelliamo alle tv e giornali stranieri perché riportino chiare informazioni e non allarmanti notizie che stanno destabilizzando il nostro flusso turistico, che da settembre stava continuando con buoni risultati, anche grazie alle buone condizioni climatiche, malgrado recessione e aumento tassi di interesse europeo”, continua Agostino Ingenito. A suo giudizio “è necessario far comprendere la realtà delle cose ed evitare troppi allarmismi. Il turismo è sempre più un segmento economico rilevante per il nostro territorio e che consente a famiglie ed imprese, al netto di speculatori ed abusivi, di garantire redditi che consentono un diffuso benessere economico per l'intera filiera”.