Napoli, 29 marzo 2023 - A Napoli e nelle rispettive Case Circondariali di Secondigliano e Poggioreale dove alcuni sono detenuti, i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare a carico di 16 indagati (di cui 14 già detenuti), affiliati ai clan camorristici Di Lauro, Amato-Pagano e Vinella-Grassi, tutti operanti nei quartieri partenopei di Secondigliano e Scampia.
Il ruolo dei collaboratori
Le indagini, anche attraverso dettagliati riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di confermare ulteriormente la riconducibilità della cosiddetta seconda faida di Scampia alla decisione degli esponenti del clan della Vinella Grassi di scindersi dal clan Di Lauro e confluire in quello Amato-Pagano (a sua volta formatosi sul finire del 2004 quando un gruppo di elementi di vertice del clan Di Lauro cosiddetti Scissionisti o Spagnoli, fuoriuscirono dal gruppo, dando tra l'altro origine alla cosiddetta prima faida di Scampia che, protrattasi fino al 2005, causò circa 70 omicidi consumati) e ciò su istigazione degli stessi vertici degli Amato Pagano che determinarono, così, la cosiddetta girata della Vinella i cui affiliati vennero da allora in poi denominati "I girati".
Il primo omicidio
Documentato l'inizio della seconda faida, che ebbe la sua prima manifestazione con l'omicidio di Giuseppe Pica, avvenuto il 14 marzo del 2007, e si protrasse fino al 9 febbraio 2008 (omicidio Fusco). Raccolti indizi di colpevolezza a carico di autori e mandanti di ben otto omicidi commessi nel corso della predetta seconda faida.