Marano (Napoli), 25 febbraio 2024 – Non è stata sufficiente una parrucca di finti capelli castani in testa per sfuggire ai carabinieri. Anzi, proprio la capigliatura folta e una pettinatura strana ha destato sospetto nei carabinieri che, nonostante il tentativo di camuffarsi, hanno riconosciuto e quindi arrestato un latitante di 37 anni nell’ordita del clan camorrista Orlando-Polverino che ieri sera stava rientrando nella sua abitazione dopo essere uscito con la famiglia in auto.
L’indagine e l’arresto
Ieri sera i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno catturato in strada a Marano, alla guida di un’auto intestata ad un prestanome, Fabio D’Agostino. Ma l’arresto non è stato per nulla casuale, perché i militari hanno tenuto alta l’attenzione sul latitante sin dal giorno in cui ha fatto perdere le tracce. Coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i carabinieri hanno analizzato gli schemi relazionali del 37enne, effettuando un attento monitoraggio dei social e del suo patrimonio. E le tracce conducevano a Marano, luogo dove vivono moglie e figlio.
La parrucca folta e singolare
Già da tempo posizionati in osservazione attorno all’abitazione familiare, i carabinieri hanno visto accostare i fari di un veicolo intestato ad una persona fino ad allora sconosciuta. Le mani sul volante erano quelle di un uomo dalla capigliatura folta e pettinatura singolare, già di primo acchito fuori posto. I militari si sono insospettiti e, quando moglie e figlio del 37enne hanno varcato la soglia del portone, il blitz è scattato. D’Agostino è rimasto imperturbabile e con disagio ha chiesto spiegazioni, ma i militari hanno riconosciuto il 37enne e gli hanno sfilato la parrucca. Il latitante è finito in manette ed è stato condotto in carcere, nel penitenziario di Secondigliano. Dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione per estorsione continuata ed aggravata dalle finalità e modalità mafiose.
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