Napoli, 12 marzo 2023 - Non solo baby gang e accoltellamenti tra 12enni nella notte tra sabato e domenica a Napoli. Ad avere la peggio nelle varie aggressioni tra baby gang e rapine con accoltellamenti è stato Antonio Gaetano, ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale San Paolo. Contro di lui, infatti, la camorra non ha esitato a sparare, per l'ennesima volta, nell'ambito di una faida in corso tra clan. Il giovane di 20 anni era già sfuggito ad un agguato mortale 2 anni fa, quando aveva appena compiuto 18 anni. Guerra di Camorra a Napoli, ferito a colpi di pistola Antonio Gaetano, detto Plasmon
Antonio Gaetano, detto 'Plasmon'
La polizia sta ora indagando su quanto accaduto ad Antonio Gaetano, vent'anni, con precedenti, arrivato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo con una ferita all'addome e una alla cervicale. Il giovane è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ed è tuttora ricoverato in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione, il ferito era a bordo di un'auto con un amico nella zona di via Mergellina, davanti a uno degli Chalet meta della movida cittadina notturna quando è stato raggiunto da due persone che gli hanno sparato. Gaetano è residente nella zona di Pianura, quartiere da tempo interessato da contrasti fra clan. Camorra, Lausi ucciso per aver rubato 100 milioni di lire. Cartomante per trovare i soldi Omicidio a Sant'Antimo: ucciso 26enne, ferito 29enne dello stesso clan: nessuno ha visto
A 18 anni scampò ad un agguato
Antonio Gaetano, 20 anni, nonostante la giovane età, era considerato un pezzo da novanta del panorama criminale napoletano e in particolare della camorra di Pianura, quartiere occidentale di Napoli. Conosciuto con il soprannome di 'Plasmon', Gaetano sarebbe stato incaricato di riorganizzare il clan Calone-Esposito-Marsicano. Già da neodiciottenne subì un agguato che gli sarebbe dovuto costare la vita, ma scampò alla morte per un puro caso.
Contro di lui anche bombe artigianali
Mentre la sua abitazione è stata oggetto di più attentati anche a colpi di pistole e bombe artigianali. Intorno a lui, non a caso, si sarebbero radunati gli affiliati, quasi tutti giovanissimi, mai arrestati. E si indaga dunque sui Carillo-Perfetto, rivali appunto dei Marsicano. L'agguato potrebbe essere legato anche al delitto del 3 marzo a Pianura contro Antonio Esposito, vicino ai Carillo-Esposito. Cold case Napoli, omicidio Michele Coscia ai mondiali 2006 per uno sgarro: 2 arresti