Napoli, 14 giugno 2022 – C’è l’ombra della camorra sull’incidente avvenuto davanti a un ristorante di via Tribunali, dove una cameriera è stata investita da uno scooter, riportando lesioni gravissime. Ferito anche un turista argentino, seduto a un tavolo all’aperto. È successo un mese fa a Napoli, gli inquirenti sono riusciti a risalire a tre affiliati del Clan Contini che, dopo l’incidente, hanno organizzato una missione punitiva per obbligare il titolare del ristorante “Cala la Pasta”, nel centro storico del capoluogo partenopeo, a non sporgere denuncia.
I fatti: cosa è successo
La sera del 15 maggio, il 21enne Gennaro Vitone ha investito con la sua moto una donna che lavorava all'esterno del ristorante di via Tribunali – provocandole ferite molto gravi – e un turista, ferito più lievemente. Poi è fuggito a bordo di una moto. Intanto, però, una banda si è recata dal titolare e dallo chef del ristorante per indurli a non sporgere denuncia. Entrambi sono stati aggrediti e minacciati. Un blitz punitivo violentissimo. Un'arma è stata invece puntata contro un gruppo di turisti argentini intervenuti in ausilio del loro amico ferito.
Tre arresti
Sono tre le persone raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli. Gli autori della spedizione punitiva, Patrizio Bosti, figlio 19enne di Ettore Bosti, condannato per reati di mafia eseguiti per conto del clan Contini, e Giorgio Marasco, anche lui di 19 anni, sono finiti in carcere per i reati di violenza privata e favoreggiamento personale, aggravati dalle modalità mafiose. Il centauro che ha investito la donna e il turista argentino è stato identificato in Gennaro Vitone, 21 anni, finito agli arresti domiciliari, indagato per lesioni personali stradali con l'aggravante della fuga.