Napoli, 17 maggio 2023 - Hanno prima avviato la registrazione dai loro cellulari. Poi il 'branco', composto almeno da dieci ragazzini, ha agito con estrema violenza. Un pestaggio di cui è rimasto vittima un ragazzino di 12 anni, incensurato, che forse neanche conosceva i suoi aggressori, suoi coetanei. L'aggressione è avvenuta in un centro commerciale a Miano, quartiere periferico di Napoli. Il video registrato dal 'branco' è passato poi da smartphone a smartphone fino a diventare virale. Indagano i carabinieri dopo la denuncia della famiglia del dodicenne che è dovuto ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso per diverse lesione e microfratture e una prognosi di 20 giorni. Ancora dubbi sul movente, forse legato a una ragazzina contesa.
Borrelli: “Troppa violenza”
La notizia è stata rilanciata sui social anche tramite il profilo Facebook del deputato Francesco Emilio Borrelli, cui molti si rivolgono per denunciare pubblicamente dei reati.
“Troppa violenza tra i giovani e troppe vittime innocenti. Serve rieducazione e riforma della giustizia minorile – scrive Borrelli, raccontando che il minore è “stato prima spintonato, poi gettato a terra e, reso incapace di opporre resistenza, preso a calci e pugni” da dei ragazzi presumibilmente 15enni.
"Un altro episodio di violenza insensata che vede il branco contro il singolo accusa Borrelli -. É avvenuto all’esterno del centro commerciale di Miano ed è stato anche ripreso. Sono i genitori della vittima che hanno reso noto l’accaduto”.
"Abbiamo inviato il filmato alle forze dell’ordine affinché si verifichi l’accaduto e si individuino tutti gli aggressori che dovranno essere puniti severamente – ha dichiarato Borrelli -. La violenza è diventata un dogma per certi ragazzi che non sanno esprimersi se non attraverso essa. Quindi basta un nonnulla, anche soltanto uno sguardo, per far scattare la scintilla ed aggrediscono chicchessia anche rischiando di ammazzarlo. Bisogna mettere fine a questa follia che ha generato troppo vittime innocenti. Basta garantismo, basta tolleranza. Serve rieducazione, anche intervenendo sulle famiglie di questi ragazzi violenti e riformando la giustizia per i minori altrimenti le cose potranno soltanto peggiorare”.