Napoli, 1 aprile 2022 – La Campania è tra le undici regioni a rischio moderato, ad alto rischio sono invece Lazio ed Emilia Romagna, Puglia e Valle d'Aosta. È quanto emerge dal monitoraggio Iss-Ministero Salute sull'andamento dell'epidemia. E i numeri del bollettino di oggi lo confermano. Sono 7.903 i campani risultati positivi al Coronavirus nelle ultime 24 ore – 6.747 al test antigenico e 1.156 al tampone molecolare – contro gli 8.460 casi del Lazio e i 7.333 del Veneto.
Sono 19 i decessi avvenuti nelle ultime 48 ore, dei quali 5 avvenuti in precedenza ma registrati ieri. I tamponi processati ieri sono stati 43.497 di cui 31.883 test antigenici e 11.614 molecolari. Il report posti letto su base regionale riporta 581 posti letto di terapia intensiva disponibili, di cui 34 occupati, mentre i posti letto di degenza disponibili, tra posti letto Covid e offerta privata 3.160, di cui 733 occupati. Nel resto d’Italia risale l’indice Rt, che arriva a 1,24: ecco la situazione nelle altre regioni.
De Luca: “Chiudiamo l’emergenza con il più basso numero di morti”
"Oggi si conclude la fase dell'emergenza sanitaria e, almeno per quanto ci riguarda come Regione, è un'occasione per ringraziare chi ci ha aiutato. Concludiamo due anni di emergenza pesante come regione, con il numero più basso d'Italia di decessi Covid, avendo ottenuto questo risultato nell'area metropolitana più congestionata d'Europa e avendo fra i 10 e i 15mila dipendenti in meno rispetto alla media nazionale, che è una cosa che grida vendetta". Lo ha detto oggi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in occasione della firma del protocollo per il numero unico dell'emergenza con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. "Abbiamo goduto della collaborazione e dedizione di personale sanitario, medico, infermieristico, amministrativo, dei laboratori", ha ricordato De Luca
Aversa, contagiato il vescovo
Dopo essersi sottoposto a un tampone di controllo nella giornata di ieri, il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, è risultato positivo al Covid-19. “Le sue condizioni di salute sono sostanzialmente buone, a parte i sintomi di un normale raffreddore”, informa una nota della diocesi.
Bassetti: “Su quarta dose decide la scienza, non la politica”
Sull'ampliamento della platea per la quarta dose di vaccino anti-Covid "si sta creando una pericolosa contrapposizione tra quello che è il ruolo della politica e quello dei tecnici”. A dirlo è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, che, ospite di “Radio Anch'io” su Rai Radio 1, ha spiegato che, "se si deciderà" sulla quarta dose, "sarà per fasce di anziani".
“Continuo a ritenere inopportuno – entra nel merito Bassetti – che un ministro della Salute, non medico e quindi non esperto, esprima posizioni sulla vaccinazione per la quale la gran parte degli esperti delle società scientifiche si sono espressi dicendo che i dati sulla quarta dose al momento non sono sufficienti a poter dire che vada fatta a tutti. Si sta creando un incidente importante tra la parte politica e quella tecnica, mi auguro che si voglia correre ai ripari altrimenti uno scontro sarebbe grave". E conclude: “Trovo grave voler continuare a chiedere sui vaccini una linea unica europea, senza capire che non ci può essere senza quella regolatoria degli esperti e dei medici. Voler incancrenirsi su questa posizione non giova".