Venerdì 28 Febbraio 2025
REDAZIONE NAPOLI

Napoli, bimbo di 11 mesi ingoia una pila: dopo un intervento d’urgenza durato ore è in terapia intensiva

Il piccolo di Potenza aveva la batteria incastrata nell’esofago ed è stato portato in elicottero al Santobono di Napoli. I chirurghi: “È stata una corsa contro il tempo”

Intervento chirurgico

Napoli, 12 agosto 2023 – Paura per un bimbo di 11 mesi che ha ingerito una pila, una batteria a bottone, le cosiddette disk battery. Il piccolo di Potenza è stato trasportato in urgenza al Santobono di Napoli con l’eliambulanza e una volta arrivato in ospedale è stato immediatamente portato in sala operatoria. Ad attenderlo era già pronta una equipe composta da chirurghi, anestesisti ed endoscopisti che, con la supervisione del dottor Giovanni Gaglione, direttore della Uoc di Chirurgia Pediatrica dell'Aorn Santobono-Pausilipon, ha lavorato per diverse ore per rimuovere per via endoscopica la batteria che era incastrata nell'esofago. "Sapevamo di stare facendo una corsa contro il tempo ed è stato un lavoro di squadra. La pila è stata estratta endoscopicamente, ma eravamo pronti a intervenire anche chirurgicamente" racconta il dottore Gaglione.

"Poteva provocare danni seri nel giro di 6 ore” 

"Ingerire una disk battery - spiega il dottor Gaglione - può, infatti, provocare danni seri anche nel giro di poche ore. In sei ore si può verificare anche la perforazione dell'esofago. Il rischio principale, a parte il rilascio di sostanze dannose e tossiche - aggiunge - soprattutto per le batterie al litio, è che si generi una corrente elettrica tra la batteria e i fluidi dei tessuti. Questo rilascio di corrente provoca gravi ustioni interne che, se non c'è un rapido intervento medico, può portare a danni permanenti o, nei casi più gravi, addirittura alla morte per emorragie interne. Come nei casi di ustioni, inoltre, i tessuti continuano a danneggiarsi anche per diversi giorni dopo la rimozione del corpo estraneo. È per questo che ancora non possiamo sciogliere la prognosi".

Il bimbo in terapia intensiva

Il piccolo, al momento, non è più in pericolo di vita, ma è ancora ricoverato in terapia intensiva ed è sotto stretta osservazione. "Gli accessi in pronto soccorso per ingestione di corpi estranei sono molto più frequenti di quello che si immagina. Le batterie, in particolare quelle al litio, sono pericolosissime perché, spesso, vengono scambiate dai più piccoli per caramelle. In caso di ingestione accidentale, è fondamentale andare immediatamente in ospedale, perché la tempestività può essere determinante", è il commento di Rodolfo Conenna, direttore generale dell'Aorn Santobono-Pausilipon.