Napoli, 28 gennaio 2022 - Le sue condizioni erano gravissime: è morto, dopo aver lottato a lungo per la vita, il bambino di 4 mesi portato, nella notte tra martedì e mercoledì, in elisoccorso al Santobono di Napoli con un grave trauma cranico. Bimbo di un anno con grave trauma cranico portato in elisoccorso al Santobono da Benevento
I sanitari del Santobono hanno avviato oggi le verifiche per l'accertamento della morte cerebrale, concluse con la constatazione del decesso. Il bambino era stato già ricoverato al San Pio di Benevento dal 15 al 20 gennaio per un trauma cranico più lieve, poi era stato dimesso e il 25 ricoverato di nuovo in condizioni molto più gravi al Rummo. Sulle cause della morte indagano i carabinieri del comando provinciale sannita, i quali cercano di capire se si tratti di un incidente domestico o di violenza. Il bimbo viveva con la madre e altri familiari, tra i quali dei cuginetti, mentre il padre è detenuto.
Ricoverato e poi dimesso
Per la gravità del caso, i medici hanno trasferito il piccolo all'ospedale Rummo, sempre a Benevento, dove è attiva una terapia intensiva pediatrica; ma le condizioni del bimbo sono peggiorate al punto che si è reso necessario un altro trasferimento, due giorni fa, nel centro specializzato pediatrico del capoluogo campano. Il piccolo, trasportato con l'elisoccorso, è apparso subito grave e ricoverato in prognosi riservata. Oggi il decesso.
Disposta l'autopsia
I familiari sono stati ascoltati più volte dai carabinieri del comando provinciale di Benevento, che stanno conducendo le indagini, ma non hanno saputo spiegare come il piccolo si sia procurato il grave ematoma al capo. Il piccolo è figlio di una giovane coppia, che ha anche un'altra figlia più grande. Ora sarà l'autopsia, disposta dalla Procura della Repubblica sannita, a stabilire le cause che hanno portato alla morte del piccolo. Una perizia medico legale era già in corso prima che la situazione precipitasse.
Indagine a 360 gradi
I carabinieri, coordinati dal procuratore Aldo Policastro, continuano ad indagare a trecentosessanta gradi per stabilire le cause che hanno determinato il ferimento che ha poi portato alla morte del bambino. Oggi i militari - secondo quanto si apprende - hanno continuato ad ascoltare altri testi. Sulle indagini vige, però, il massimo riserbo. Al momento non sarebbe chiara la dinamica dell'accaduto: si è trattato di una disgrazia? Chi eventualmente può aver causato il trauma cranico al piccolo? In che modo e con cosa si è ferito così gravemente il bambino? Corrisponde a verità che il piccolo al momento del ferimento stesse in compagnia di un altro bambino? È a questi interrogativi che gli investigatori intendono dare una risposta seguendo varie tesi, che non escludono alcuna pista.
Il trauma cranico presente già al primo ricovero?
La morte del piccolo è sicuramente una vicenda complessa in quanto bisognerà chiarire anche cosa sia accaduto nei nove giorni intercorsi tra il primo ed il secondo ricovero negli ospedali beneventani, capire se il trauma cranico era già in atto al momento del primo ricovero e - è una ipotesi tutta da verificare - non ci sia resi conto della gravità o se invece il trauma sia avvenuto dopo e, quindi, prima del secondo ricovero.