Roma, 17 aprile 2025 – È indagato per omicidio colposo il padre della bambina di 9 mesi sbranata da un pitbull ad Acerra (Napoli) sabato notte mentre dormiva nel letto con i propri genitori.
La notizia viene riportata da Rai News. L’uomo aveva portato la piccola Giulia all’ospedale dopo essersi accorto di quanto accaduto. I medici di Villa dei Fiori hanno tentato di salvarla, ma non c’è stato nulla da fare e la bambina è spirata nel nosocomio campano.
Al giovane padre è contestata l'omessa custodia e vigilanza del pitbull in suo possesso, mentre era impegnato ad accudire la piccola. Un atto dovuto, si apprende, dopo che la Procura di Nola ha aperto un fascicolo sulla morte della piccola e disposto l'autopsia.
Tyson non aveva il microchip
È stato sempre il genitore a spiegare agli agenti che Tyson, questo il nome del pitbull, non aveva microchip identificativo. Il cane, un pitbull di circa 25 chili, è stato affidato ai servizi veterinari dell'Asl Napoli 2, ed è ora in custodia nel canile convenzionato di Frattaminore, dove i veterinari stanno provvedendo a tutti i rilievi e le analisi.
E nello stesso canile è stato portato anche un secondo cane di proprietà della famiglia della bambina, un piccolo meticcio femmina che però è dotato di microchip. Intanto si attende l’esito dei test tossicologici effettuati sul papà della bimba, che aiuterà a comprendere come mai l’uomo non si sia accorto di nulla e non abbia sentito le urla della bambina mentre il pitbull la aggrediva. L’uomo, infatti, dopo aver inizialmente riferito ai sanitari del pronto soccorso che lui e la figlia erano stati aggrediti in strada da un randagio, ha cambiato versione davanti alla polizia raccontando di essersi addormentato e non aver sentito la figlia quando Tyson l’ha sbranata. Una versione ora al vaglio degli inquirenti.