Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Auto esplosa in tangenziale a Napoli: gravi ricercatrice e tirocinante del CNR. Appello per donare il sangue. La procura avvia un’inchiesta

Era un prototipo, sequestrata la vettura gemella. Restano in prognosi riservata la 66enne Maria Vittoria Prati e il 25enne Fulvio Filace

Auto esplode in tangenziale a Napoli, gravi ricercatrice e tirocinante

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Napoli, 26 giugno 2023 - ​​L'Università Federico II di Napoli rilancia sui propri canali social l'appello diffuso sul web per chiedere donazioni di sangue a favore di Fulvio Filace, 25enne studente federiciano tirocinante al Cnr, rimasto gravemente ferito nell'esplosione dell'auto sulla quale viaggiava, sviluppata nell'ambito di un progetto di ricerca, mentre percorreva la Tangenziale di Napoli. "Serve sangue per Fulvio Filace", si legge in un messaggio pubblicato sui canali social dell'ateneo.

"La notizia dell'esplosione dell'auto in tangenziale, che ha visto coinvolti una ricercatrice del Cnr e lo studente federiciano - si legge ancora - ha sconvolto tutta la comunità della Federico II. Per aiutare Fulvio bisogna recarsi presso il Centro trasfusionale Cardarelli e specificare di voler donare per Fulvio. Serve sangue di qualsiasi gruppo. Forza Fulvio, l'Ateneo ti è vicino", conclude il messaggio.​ L'auto era stata realizzata nell'ambito del progetto Life-Save (Solar aided vehicle electrification) che ha come obiettivo, si legge nella pagina web dedicata, "l'industrializzazione del sistema HySolarKit per la conversione delle auto convenzionali (diesel o benzina) in veicoli ibridi-solari".​ Sull'accaduto la Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta.

Il dirigente del Cnr

Un dirigente del Cnr è stato ascoltato oggi a Napoli nell'ambito delle indagini sullo scoppio e il successivo rogo dell'auto-prototipo avvenuto venerdì scorso sulla tangenziale di Napoli nel quale sono rimasti gravemente feriti la ricercatrice 66enne del Cnr Maria Vittoria Prati (che era alla guida) e il 25enne Fulvio Filace (seduto sul lato passeggero) laureando in ingegneria e tirocinante nello stesso centro di ricerca. Le loro condizioni sono giudicate gravissime dai sanitari del reparto grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

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Sequestrata la vettura gemella

Inoltre è stato disposto anche il sequestro di una vettura gemella a quella andata distrutta, una Volkswagen Polo Tdi, un prototipo utilizzato nell'ambito di un progetto denominato «Life-Save» finalizzato a testare la possibilità di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l'obiettivo di ridurre le emissioni nell'ambiente. Secondo quanto è emerso finora, a determinare la potente deflagrazione, che solo per un caso fortuito non ha coinvolto altre vetture, sarebbero state delle bombole il cui contenuto, al momento, rimane sconosciuto: sarà una relazione dei vigili del fuoco a fare luce sulla tipologia di gas che contenevano. Il funzionario è stato interrogato stamattina dalla Polizia Stradale nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli (sesta sezione, procuratore aggiunto Simona Di Monte). La vettura gemella di quella distrutta, che è stata sequestrata dalla Stradale a Fisciano, servirà per i successivi accertamenti che l'ufficio inquirente partenopeo potrebbe a breve affidare a dei consulenti. Di questo progetto, secondo quanto si è appreso, si starebbe interessando un ex professore. L'obiettivo degli inquirenti è scoprire, ora, la ragione per la quale le bombole si trovassero a bordo della Polo, se la loro presenza fosse legata al progetto e se il loro trasporto stesse avvenendo in condizioni di sicurezza.