Napoli, 29 giugno 2023 – É morto Fulvio Filace, il laureando 25enne rimasto gravemente ferito nello scoppio dell'auto-prototipo avvenuta venerdì scorso sulla tangenziale di Napoli. Lo riferiscono fonti dell'ospedale Cardarelli dove il tirocinante era ricoverato in gravissime condizioni per le ferite riportate dalle fiamme scaturite dallo scoppio. Lunedì scorso era morta, anche lei dopo alcuni giorni di ricovero, la ricercatrice del Cnr, Maria Vittoria Prati, di 66 anni che si trovava alla guida della vettura.
La tragedia sull’auto prototipo
Il 25enne Fulvio Filace, che al momento dell’esplosione era seduto sul lato passeggero, era un laureando in ingegneria presso l’Università Federico II di Napoli ed era tirocinante presso il Cnr. In precedenza aveva studiato preso il liceo scientifico Carlo Urbani.
Filace era impegnato in un tirocinio curriculare su un'auto prototipo del progetto denominato Lifesave - Make your car a solar hybrid (Salva la vita. Rendi la tua auto un idrido solare) che ha l'obiettivo di convertire le auto tradizionali in modelli ibridi-solari.
Omicidio e incendio
Omicidio e incendio, per il momento a carico di ignoti, sono i reati sui quali la Procura della Repubblica di Napoli sta lavorando, dopo aver delegato gli accertamenti ai Carabinieri, in seguito alla morte della ricercatrice 66enne del Cnr, Maria Vittoria Prati, e del giovane laureando in Ingegneria e tirocinante presso lo stesso centro di ricerca Fulvio Filace, quest'ultima avvenuta stanotte, dopo l'esplosione dell'auto prototipo venerdì scorso sulla Tangenziale di Napoli. I militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Napoli insieme con il Ris di Roma dovranno individuare qualsiasi elemento utile sulle cause dell'esplosione della vettura.
La corsa alla raccolta sangue
Nei giorni scorsi era scattata una corsa alla raccolta di sangue per tentare di salvare la vita al giovane. L’appello, nel messaggio pubblicato sui canali social dell'ateneo dell’Università Federico II di cui Fulvio era studente, aveva coinvolto tantissime persone, al punto che era stato chiesto di prendere appuntamento per poter scaglionare la raccolta di sangue per tutta l’estate. Invece Fulvio, che dopo l’incidente era stato ricoverato al Cardarelli in coma farmacologico, dove era intubato, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo e con i bronchi occlusi, non ce l’ha fatta.
"Martire dell’innovazione”
La famiglia di Fulvio aveva già rilasciato una dichiarazione che ora suona ancora più drammatica: “Non vogliamo che un ragazzo pieno di sogni possa diventare un martire dell'innovazione”.
Il caso, nella sua drammaticità, aveva infatti aperto una discussione perché l’auto su cui il giovane viaggiava insieme alla ricercatrice del Cnr era un prototipo che aveva sul tetto dei pannelli solari: l’obiettivo della ricerca era trasformare le ‘vecchie’ auto in modelli ibridi utilizzando altre forme energetiche, come il sole.
Giustizia per Fulvio
I familiari avevano lanciato l’hashtag "Giustizia per Fulvio", consapevoli che, se anche il giovane fosse sopravvissuto con ustioni così gravi la sua vita sarebbe cambiata per sempre.
Cnr: sgomento e dolore
La presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Maria Chiara Carrozza, "esprime il proprio cordoglio sincero in rappresentanza dell'Ente" per la morte della ricercatrice Maria Vittoria Prati e del tirocinante Fulvio Filace. "Dopo l'avvio dell'audit interno - si legge sul sito dell'Ente - il Cnr si è immediatamente adoperato per ricostruire le cause del gravissimo evento, e facilitare lo svolgimento delle necessarie e doverose indagini da parte degli inquirenti". "Un improvviso peggioramento nella notte e poi la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere. È morto Fulvio Filace, il tirocinante che si trovava con la ricercatrice Maria Vittoria Prati a bordo dell'auto esplosa a Napoli. Grande sgomento e dolore per il Consiglio nazionale delle ricerche, che - si legge ancora sul sito del Cnr - si stringe attorno alle famiglie delle due vittime, ai colleghi, agli amici, ai tanti che oggi piangono Fulvio e Maria Vittoria". "La perdita di due vite, peraltro in circostanze così drammatiche, segna profondamente la comunità scientifica, in ogni parte d'Italia. Nei prossimi giorni, in segno di vicinanza e rispetto per le due vittime e i loro cari - conclude l'Ente - lo svolgimento di numerosi eventi continuerà ad essere rivisto e riprogrammato".
“Sperato fino all’ultimo”
"Abbiamo sperato fino all'ultimo che Fulvio si potesse salvare". Così, il professore Fabio Murena, marito della ricercatrice 66enne del Cnr, Maria Vittoria Prati, la prima vittima dello scoppio dell'auto sperimentale andata poi a fuoco venerdì 23 giugno 2023 sulla Tangenziale di Napoli, ha commentato il decesso di Fulvio Filace, il laureando 25enne rimasto gravemente ferito nella stessa deflagrazione e deceduto nelle scorse ore. Maria Vittoria Prati era alla guida della vettura quando è avvenuta la tragedia mentre Fulvio Filace sedeva al suo fianco. Entrambi avevano riportato gravissime ustioni su gran parte del corpo. "Esprimiamo tutto il nostro cordoglio ai familiari e agli amici", ha aggiunto il professore.
“Giornata terribile per San Giorgio a Cremano”
"Oggi è una giornata terribile per la nostra città". Così il sindaco di San Giorgio a Cremano (Napoli), Giorgio Zinno, sulla morte di Fulvio Filace, il 25enne laureando sangiorgese. "Speravamo tutti che almeno Fulvio potesse farcela - scrive Zinno - invece stamattina una crisi respiratoria lo ha strappato ai suoi affetti. Aveva 25 anni, sarebbe diventato ingegnere a breve ed era pieno di sogni e speranze; come tanti ragazzi guardava al futuro con fiducia e la sua vita era focalizzata sugli studi e sulla professione. L'intera comunità di San Giorgio a Cremano si stringe, in queste ore terribili, attorno alla famiglia, ai genitori Salvatore e Maria Rosaria e alle due sorelle Alessandra ed Eleonora. Ci hanno chiesto il massimo rispetto della loro privacy in questo momento drammatico ed estendo l'invito a tutta la cittadinanza. A loro l'Amministrazione già stamattina ha dato disponibilità per ogni necessità che dovessero affrontare nei prossimi giorni. Non sappiamo ancora la data del funerale di Fulvio e ci sarà tempo e modo per indagare sulle cause di questa assurda tragedia, perché non si può morire ad appena venticinque anni a causa di un tirocinio. Questo, però - conclude il sindaco di San Giorgio a Cremano - è il momento del dolore e di un rispettoso silenzio"
Il progetto Life Save
L'auto esplosa sulla tangenziale era un prototipo ed era stata realizzata nell'ambito del progetto Life-Save (Solar aided vehicle electrification) che ha come obiettivo, si legge nella pagina web dedicata, "l'industrializzazione del sistema HySolarKit per la conversione delle auto convenzionali (diesel o benzina) in veicoli ibridi-solari". Sull'accaduto la Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta.