Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Archeologia, riemerge nei campi di Giugliano la tomba inviolata del Cerbero: affreschi romani in perfetto stato di conservazione

Eccezionale ritrovamento di una tomba a camera interamente affrescata databile tra l’età repubblicana e quella imperiale romana

Gli affreschi romani perfettamente conservati nella tomba del Cerbero scoperta a Giugliano

Giugliano (Napoli), 7 ottobre 2023 – È già stata chiamata la tomba del Cerbero per il cane a tre teste che spicca tra gli affreschi romani in perfette condizioni. Si tratta di una eccezionale tomba a camera, inviolata e in perfetto stato di conservazione, che è stata scoperta all'interno di terreni coltivati nel Comune di Giugliano in Campania, nell'ambito di un programma di lavori idrici. Del ritrovamento dà notizia in un comunicato la Soprintendenza per l'area metropolitana di Napoli.

Le indagini archeologiche

Grazie a ricognizioni di superficie, in occasione delle indagini archeologiche preliminari prescritte in vista dei lavori, è stato posizionato un saggio di scavo proprio in corrispondenza dell'area che si rivelerà densa di sepolture, con riti diversi (sia ad inumazione che ad incinerazione), che testimoniano il lungo utilizzo dell'area a scopi funerari, con più livelli di frequentazione, in un arco cronologico di almeno quattro secoli, dall'età repubblicana a quella imperiale romana. Quasi a delimitazione dell'area di necropoli, la cresta di un muro si è rivelato essere il fronte di una monumentale tomba a camera, con l'ingresso ancora ben sigillato dall'originale lastra di tufo di chiusura, appena intaccata sulla sommità per creare un varco e consentire evidentemente l'accesso in una successiva fase di utilizzo del mausoleo, ben chiusa infine con tegole.

Affreschi in perfetto stato di conservazione

L'ambiente presenta il soffitto e le pareti affrescate, in perfetto stato di conservazione, con scene mitologiche, festoni che girano tutt'intorno la camera, e rappresentazioni figurate tra cui spicca un cane a tre teste, da cui la denominazione convenzionale del mausoleo come Tomba del Cerbero. Tre klìnai dipinte, un'ara con vasi per libagioni, inumati ancora deposti sui letti funebri con ricco corredo, completano il quadro di una scoperta che, in questo territorio, non ha precedenti. “L'emozione che suscita il privilegio di una simile scoperta - commenta il soprintendente Mariano Nuzzo - è indescrivibile. Il territorio di Giugliano, dopo anni di oblio, sta finalmente restituendo significative vestigia del suo glorioso passato”.