Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Scoperto a Nola un polo dell’artigianato medievale: ecco i reperti riemersi dal terreno. “Potrebbe riscrivere la storia”

Insieme a Cuma e Capua, il territorio nolano è uno dei più ricchi per i reperti archeologici della Campania. Cosa sta vedendo alla luce dagli scavi del sito nel Napoletano

Scoperto a Nola un quartiere medievale con botteghe artigiane

Napoli, 21 agosto 2023 – Un intero quartiere medievale sta riemergendo dal terreno, a Nola trovati i resti di antiche botteghe artigiane per la lavorazione del marmo. È l’incredibile scoperta annunciata dalla Soprintendenza di Napoli: potrebbe “riscrivere la storia del primo Medioevo nolano con la scoperta di sepolture databili tra il VI e il VII secolo”. È un’altra importante scoperta dopo la ‘stanza degli schiavi’ di Pompei.

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I numerosi frammenti di ceramica – rinvenuti durante le verifiche sugli cavi di un cantiere edile – testimoniano la frequentazione dell'area fino ai secoli XII-XIII, quando fu allestito un vero e proprio quartiere dell'artigianato, con l'impianto di calcare per la trasformazione in calce di elementi architettonici e sculture composte da marmo e calcare. Una di queste ha restituito la statua di un togato di età romana, priva della testa, rotta in due al centro, ma ricomponibile. La scoperta, avvenuta nel corso di indagini preventive nell'area di realizzazione di un edificio, "potrebbe aiutare a ricostruire la storia della città fondata nell'VIII secolo a.C".

Una delle tombe antiche scoperte a Nola
Una delle tombe antiche scoperte a Nola

Cosa dice la storia

"Nola – spiega Mariano Nuzzo, soprintendente Belle Arti per l'area metropolitana di Napoli – è un territorio di grande interesse in Campania, insieme a Cuma e Capua, che impegna un ampio arco temporale. Gli importanti rinvenimenti recenti, riconducibili al primo Medioevo, ne sono testimonianza”. Il territorio nolano era abitato, oltre che da quelli che un tempo erano Romani, anche da genti di origine germanica, giunti con le cosiddette 'invasioni barbariche', e di provenienza greco-orientale, per la presenza del Ducato di Napoli connesso all'Impero Romano d'Oriente o bizantino.

Nola: le altre scoperte archeologiche 

"Nola attraversa tutti i secoli del mondo antico ricoprendo un ruolo di rilievo nella regione”, spiegano dalla Soprintendenza. Per raccontare i secoli più antichi della sua storia, l'archeologia può contare sulle “centinaia di vasi di produzione locale o importati dalla Grecia, che fin dal Settecento vengono alla luce dalle sue necropoli”. E ancora: “I resti di un grande anfiteatro e di un teatro, le numerose residenze urbane ed extraurbane, alcuni mausolei funerari e le strade basolate sono il segno dello splendore dell'età romana”. Per i secoli successivi al V e dopo le devastazioni dei barbari, sembra essere calato il buio sulla città, a vantaggio del piccolo agglomerato di Cimitile, sorto intorno al santuario del martire cristiano Felice. La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Napoli proseguirà le indagini fino a coprire l'intera area.