Sabato 27 Luglio 2024

Picchiato per una spilla antifascista, arrestati militanti di CasaPound Napoli, 4 erano a Acca Larentia

Quattro misure cautelari e una quinta persona indagata a piede libero per l’aggressione a un fotografo, avvenuta il 12 ottobre scorso. Perquisita la sede partenopea del movimento: tra le persone coinvolte anche il segretario cittadino

Napoli, 18 gennaio 2024 – Tre militanti di CasaPound sono stati arrestati con l’accusa di aver preso a calci e pugni un fotografo di 44 anni, ‘reo’ di indossare una spilla con un logo antifascista. L’aggressione, avvenuta al Vomero, quartiere ‘bene’ di Napoli, risale alla sera del 12 ottobre scorso. Secondo la ricostruzione della Digos, basata sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, il professionista fu bloccato e malmenato brutalmente dagli assalitori che gli strapparono il giubbotto su cui era applicata la spilla, minacciandolo con un coltello. “Pezzo di m... togli questo giubbino, cos'è questo stemma?”, avrebbe gridato il gruppetto all’indirizzo della vittima. Al professionista, soccorso e portato in ospedale, fu diagnosticato un trauma cranico. 

Aggredito per una spilla antifascista, il materiale sequestrato agli indagati (Ansa)
Aggredito per una spilla antifascista, il materiale sequestrato agli indagati (Ansa)

Le indagini, coordinate dal Gruppo antiterrorismo della Procura di Napoli, hanno portato oggi a quattro misure di custodia cautelare. Tre presunti responsabili sono finiti ai domiciliari, per una quarta persona è stato emesso invece un divieto di dimora. Tra loro c’è anche il segretario cittadino di CasaPound. Una quinta è indagata a piede libero.

Dall’inchiesta emerge anche che quattro dei cinque avrebbero partecipato lo scorso 7 gennaio alla manifestazione per l’anniversario della strage di Acca Larentia, quella in cui molti partecipanti si esibirono in un saluto romano, vicenda al centro di un’indagine della procura di Roma. 

La Digos ha perquisito le abitazioni degli indagati, nonché la sede napoletana di CasaPound, alla ricerca di tracce informatiche per chiarire le circostanze, il contesto, e il movente dell’azione. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di rapina e lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e la ricettazione. Sull’aggressione i parlamentari del M5s Dario Carotenuto e Gilda Sportiello presentarono una interrogazione al ministro dell'Interno.