Venerdì 17 Gennaio 2025
REDAZIONE NAPOLI

Abusi edilizi al Santuario del Monte Faito, rinviato a giudizio il parroco che commissionò i lavori

È successo nella chiesta di San Michele Arcangelo di Vico Equense (Napoli). Lunedì 20 gennaio si terrà la prima udienza a carico di don Catello Malafronte, accusato di cementificazione, taglio degli alberi e discarica abusiva in una zona a vincolo paesaggistico

Il Santuario di San Michele al Monte Faito (Napoli)

Il Santuario di San Michele al Monte Faito (Napoli)

Napoli, 19 gennaio 2025 - Abusi edilizi al Santuario di San Michele Arcangelo al Monte Faito, un gioiello architettonico in un’area protetta in provincia di Napoli. È stato rinviato a giudizio don Catello Malafronte, il parroco di Vico Equense committente dei lavori realizzati senza autorizzazione.

Le opere furono segnalate quattro anni fa dal Wwf Terre del Tirreno, che denunciarono il taglio di alberi e la cementificazione del suolo in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Non solo. Secondo quanto accertato dai carabinieri, è stato addirittura realizzato un tracciato viario ex-novo alle spalle della chiesa e sono stati sversati abusivamente i materiali edili di risulta sul versante di Pimonte, un’area a rischio frana.

Domani, lunedì 20 gennaio, si terrà la prima udienza al tribunale di Torre Annunziata del processo a carico di don Catello Malafronte. La denuncia del Wwf risale al novembre 2021 quando i volontari del panda denunciarono i lavori edili in atto nei pressi della chiesa del Faito.

Gli abusi edilizi documentati dal Wwf

A seguito di un sopralluogo, il Wwf documentò l'ennesima colata di cemento con la realizzazione di un tracciato viario ex-novo alle spalle della chiesa, oltre ad una vera e propria discarica di materiali edili vari sversati nel versante di Pimonte, a rischio frana.

Il legale rappresentante dell'ente religioso '’Santuario di San Michele Arcangelo'’, don Catello Malafronte, in qualità di committente dei lavori per la riqualificazione del Santuario di San Michele Arcangelo, è rimasto coinvolto in opere edili realizzate senza le preventive e necessarie autorizzazioni, come risulterebbe dai controlli effettuati dai Carabinieri Forestali della stazione di Castellammare di Stabia a seguito dell'esposto del Wwf.

Wwf: “Sconfortante che sia un uomo di chiesa”

“È sconfortante che il responsabile dello scempio effettuato sia proprio un uomo di chiesa - dichiara Claudio D'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno - eppure non è stato proprio Papa Francesco a ribadire, nella sua Enciclica Laudato Sì, l'importanza religiosa e vitale di tutelare la Natura? È assurdo che sulla montagna del Faito, nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari, all'interno di un sito di interesse comunitario a protezione speciale e in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, c'è ancora chi si arroga la libertà di devastare la natura e il paesaggio, tagliando alberi e cementificando il suolo, dando il cattivo esempio ai tanti che, quotidianamente e impunemente, utilizzano e scempiano le risorse della montagna esclusivamente a proprio uso e consumo”.