Luxor (Egitto), 10 ottobre 2022 - La luna piena illumina il Tempio di Hatshepsut a Luxor, dedicato alla regina che diventò faraone. Non poteva esserci luogo più importante e simbolico per accogliere tra i trionfi della storia e il colonnato di sfingi la sfilata celebrativa dei 50 anni del brand Stefano Ricci, fondatore e presidente del marchio più lussuoso ed esclusivo di moda maschile che preferisce definirsi designer piuttosto che stilista e che è anche un visionario e capace imprenditore. Difensore fin dal 1972 quando questa sua magnifica storia è cominciata con coraggio e tenacia, insieme alla moglie Claudia allora anche lei giovanissima e che è sempre al suo fianco per ogni decisione e ogni formula produttiva, di un Made in Italy che significa assolutamente fatto a mano in Italia. Con babbo e mamma lavorano anche i due figlio Niccolò Ricci, amministratore delegato, e Filippo Ricci, direttore creativo. Una grande famiglia della moda internazionale, unita e felice, con le nuore di Stefano e Claudia, Elisabetta e Micaela e i nipoti Aurora, Stefano Jr e Leone, la terza generazione che guiderà il futuro.
Sfilata celebrativa come un kolossal di bellezza, in questo Tempio dell’antica Tebe, nella Terra dei Faraoni dove grazie a Stefano Ricci il tempo si è fermato ma solo per il fascino infinito di un attimo, per poi proiettarsi in un domani di splendori. Come quelli dei tuxedo coi tessuti dell’Antico Setificio Fiorentino che riportano gli antichi geroglifici in oro, nero di luce e blu Ricci: Filippo Ricci insieme al padre Stefano hanno voluto cominciare il défilé sull’immensa scalinata del Tempio di Hatshepsut a rovescio, partendo con gli abiti da sera più sfarzosi e sognanti per approdare poi al perfetto sartoriale a mano, alla pelletteria preziosa di coccodrillo mano sera, alla maglieria e alla tuta deluxe in lino, sera e cashmere fino alle sahariane della tradizione coloniale indossate anche da indossatori con la barba e i capelli grigi inimitabili gentleman. Alla fine applausi e standing ovation, molti coi lucciconi agli occhi e l’emozione che monta davanti al colonnato antichissimo e ai modelli schierati sulla scalinata immensa, "sorvegliati" da 18 guerrieri a ricordo di una potenza e una grandezza indimenticabile.
Per la prima volta nella storia l’Egitto ha aperto le porte dei propri templi alle sfilate di moda internazionali, grazie alle straordinarie autorizzazioni concesse dal governo egiziano, e chissà quanta sarà l’invidia dei competitor del lusso per il primato di Stefano Ricci. "Ringrazio di questa enorme possibilità di poter sfilare qui a Luxor - racconta Stefano Ricci - e in particolar modo Ahmed Eissa Abou Hussein, Ministro del Turismo e delle Antichità e Mostafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità- Non avremmo potuto realzzare questo evento senza l’autovolezza e la grande amicizia di Mohamed Abou El Enein. E se il mio sogno di sfilare a Luxor si è avverato lo devo a loro”. Alcuni anni fa il designer e imprenditore ha dedicato un libro a Luxor grazie all’aiuto di Zahi Hawass, famoso e insostituibile archeologo egiziano che ha tenuto una lectio sull’antica Tebe ai 400 ospiti di Ricci. Due le cene di gala da fiaba tra antiche colonne, dipinti indimenticabili, graffiti a tutta suggestione e colossi maestosi.
La famiglia Ricci già nel 2012 ha sfilato alla Galleria degli Uffizi e poi nel 2017 ha mostrato la sua altamoda maschile alla riapertura della Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, ricordando la nascita del Made in Italy. Ieri sera, come ha detto il regista dello show Romeo Conte, "abbiamo vissuto grazie a Stefano un momento di grande orgoglio italiano". Una festa di bellezza assoluta resa ancora più unica dalla voce di Andrea Bocelli, che veste durante i suoi concerti e nel privato sempre Stefano Ricci, in abito da sera bianco, in apertura di défilé con 'Celeste Aida' e poi a chiusura con 'Nessun Dorma'