di Eugenio
Giani*
È il fuoco il leitmotiv di questa edizione 107 di Pitti Uomo. E sotto questo segno, simbolo di rigenerazione oltre che di passione e di energia, diamo il benvenuto alla più ambita manifestazione del menswear mondiale. L’anno che si è appena concluso è stato indubbiamente complesso per il settore moda. Proprio il mese di novembre ha visto la Regione Toscana impegnata in prima linea su un tavolo con i rappresentanti delle categorie economiche, le organizzazioni sindacali, gli enti locali in un confronto che è stato allargato poi anche ai parlamentari toscani, agli europarlamentari, oltre che a Irpet e ai vertici toscani di Bankitalia con un obiettivo unico: fare squadra a tutela di un ambito così cruciale per l’economia regionale.
Da quel tavolo è uscito un memorandum in cinque punti per fronteggiare la crisi, un impegno da me lanciato e poi condiviso con tutti, una traccia di azione per restare uniti e poter ricavare risultati concreti a salvaguardia dell’occupazione e della produzione di un comparto fondamentale per il tessuto economico regionale e per il Made in Italy. È all’indomani di questo impegno che ci vede tutti attori, che saluto la nuova edizione di Pitti Uomo con ancora maggiore entusiasmo di sempre, per la sua capacità di farsi potente motore per il settore moda e grande palco per lanciare novità, idee e progetti sulla scena globale.
Un palco che guarda ai giovani quest’anno più che mai, grazie a un focus sulla formazione creato appositamente, la CFMI Academy, progetto che vuole dare impulso alle idee imprenditoriali e lanciare una nuova generazione di creativi, progettisti e imprenditori nella moda. I giovani potranno così sviluppare in concreto le proprie competenze sperimentando in prima persona le sfide e le soddisfazioni dell’avvio di un’impresa. La considero una bella idea e una grande opportunità, in linea con le politiche regionali che nella programmazione del Fondo Sociale Europeo 21/27 vedono lo stanziamento di 1,6 milioni di euro per promuovere percorsi formativi per imprenditrici e imprenditori con una particolare attenzione rivolta al settore moda, anch’esso al centro delle grandi sfide in corso come la transizione ecologica e quella digitale che dobbiamo accompagnare e non subire.
Sostenere chi fa impresa, soprattutto nel contesto produttivo toscano e in questo caso, nella moda, significa anche alimentare e far crescere un tessuto fatto di imprese di medie e piccoli dimensioni che racchiude un grande patrimonio di competenze. Rappresenta una parte fondamentale che fa vivere Pitti Uomo, che non è solo una piattaforma di promozione, ma un luogo di incontro tra prodotti, persone, tendenze e stili, un laboratorio creativo dove nuovi e vecchi talenti si confrontano e la nostra regione accoglie questa sfida ogni anno con nuova vitalità, con curiosità ed entusiasmo.
Pitti Uomo è una manifestazione che ci rende da sempre orgogliosi e che fa di Firenze una vetrina internazionale con le sue prestigiose location – dalle mura della Fortezza da Basso alle finestre del Palazzo degli Affari fino ai dettagli architettonici di Villa Vittoria – in una soluzione che sottolinea il legame tra ogni struttura e l’identità di Firenze.
Bellezza e unicità di questi spazi tra passato e futuro, cultura e innovazione, in un perfetto mix tra tradizione, contemporaneità e innovazione tecnologica e ’sostenibile’, sono lo scenario perfetto per uno dei palcoscenici ideali che presentano al mondo quanto la Toscana è in grado di offrire: un sistema di valori unici e di maestranze di alto livello che fanno della nostra Regione un protagonista indiscusso nel panorama internazionale della moda.
* Presidente della Regione Toscana