Milano, 17 settembre 2024 – Sta per finire questa torrida estate 2024 e per la moda è già tempo di pensare a quella (si spera meno asfissiante) del 2025. Partita da New York e passata per Londra ecco che la carovana dello stile e delle novità in passerella approda da oggi a Milano Fashion Week, la sette giorni di sfilate per la primavera-estate 2025 organizzata da Camera nazionale della Moda italiana, col suo presidente Carlo Capasa soddisfattissimo per essere riuscito finalmente (dopo anni di pene da calendari e di qualche prepotenza da parte delle altre fashion week internazionali) a strappare un giorno, questo di oggi, per partire con il tanto sospirato anticipo, in modo da poter diluire una scaletta di lavoro per gli operatori del settore più “civile”.
In tutto 173 appuntamenti, con 57 sfilate fisiche e otto digitali (l’ultimo giorno lunedì 23), sei presentazioni su appuntamento e 33 eventi tra cultura, mondanità, lifestyle. Tanti gli anniversari in programma: i 50 anni di Iceberg alla Pelota, marchio della famiglia Gerani di San Giovanni in Marignano, famoso per aver lanciato anche Marc Jacobs e ora col direttore creativo James Long. Sempre 50 sono gli anni di Laura Biagiotti, marchio al top del cashmere (specie l’amatissimo bianco) fondato dalla famosa stilista morta nel maggio 2017 e ora saldamente in mano all’amatissima figlia Lavinia Biagiotti Cigna, che festeggerà con abiti e le fragranze di successo della maison, prima su tutte “Roma”.
Prima sfilata di questa tornata sarà Fendi oggi alle 14, seguita da Marni, Alberta Ferretti e proprio Iceberg. Fuori calendario c’è Twin set, e poi Peserico, Fiorucci, Maryling in Corso Monforte con tante fantasie della Op-Art e la mente visionaria di Victor Vasarely e tre colori come il blu elettrico, il rosa scuro e il pesca.
Molte in questi giorni le presentazioni di moda mare, coi costumi da bagno di Fracomina che lancia anche il suo beachwear a Palazzo Isimbardi, e Miss Bikini con echi etnici dal Marocco alla Persia, dall’Africa del Nord Occidentale all’America Latina. Leggerezza ed eleganza per Le Twins, per una sensualità sussurrata come piace oggi alle nuove generazioni. Per sentirsi un po’ principesse delle fiabe.
Ieri alcune anteprime come quella a tutta sartorialità di Antonio Riva Milano nell’Atelier di Corso Venezia. Una couture molto poetica che guarda al passato con rispetto ma sperimenta lavorazioni contemporanee, come i ricami preziosi; una purezza estetica esaltata nei modelli della Linea Atelier per vestire le occasioni importanti della vita delle donne. Blu notte invece è il colore di Around Midnight tra mikado e organza ma anche un inedito neoprene come un “alieno” in mezzo a tanti tessuti di tradizione e ricchezza.
Poi arriveranno i giorni dei defilé di Antonio Marras, Luisa Beccaria, Daniela Gregis, Del Core, N. 21, Roberto Cavalli ed Etro, e ancora Max Mara, Genny, Philosophy by Lorenzo Serafini, Anteprima, Prada, Moschino, Emporio Armani (con la grande boutique di via Manzoni completamente rinnovata secondo il tocco magico di “Re” Giorgio che sfilerà la collezione Giorgio Armani a New York il 15 ottobre per tornare nel calendario milanese coi defilè donna di febbraio 2025), Tod’s, Calcaterra, Gucci, Elisabetta Franchi, Versace, Ferrari, Ermanno Scervino, Ferragamo, Luisa Spagnoli, Andreadamo e Hui.
Milano Fashion Week punta sui talenti giovani, e lo fa anche con gli stranieri, stavolta con un runway show collettivo con quattro stilisti emergenti di Kequiao, famoso distretto tessile della provincia di Zhejiang che ha stretto un accordo con Camera Moda, domani allo spazio Garden Senato. Zuyao Song, Qing Leng, Ziye Wang e Yan Zangh presenteranno ognuno quindici modelli . A ottobre scambio cultural-fashion con quattro designer italiani emergenti che CNMI per l’accordo di tre anni porterà a Keqiao per la Settimana della Moda di quel distretto produttivo.