di Francesca
Tacconi*
Il tailoring qui e ora. Pitti Uomo coglie l’attimo, intercetta segnali, come un sismografo capace di captare ogni più piccola scossa. Ci siamo chiesti: a che punto siamo? Chi sono gli interpreti oggi dell’arte sartoriale, imprescindibile base di tutto il menswear? Dal nostro punto di osservazione, abbiamo ’acceso’ le antenne per scandagliare messaggi e tendenze. Abbiamo scoperto non solo che la sartorialità è viva, ma detta le regole e ispira i tagli più contemporanei.
A questa edizione, vi mostreremo il lavoro prezioso di due Guest Designer che più di altri incarnano una visione aggiornata del tailoring. Si tratta di Satoshi Kuwata, fondatore e direttore creativo di Setchu e di MM6 Maison Margiela. Il primo reinterpreta la sartorialità secondo i canoni della propria cultura, il secondo la sovverte con intelligenza e mestiere, entrambi lo conoscono alla perfezione.
Partiamo dall’importante contributo del designer giapponese Satoshi Kuwata. La sua storia è nota. Sato fonda il suo brand nel 2020, vince il LVMH prize nel 2023, all’unanimità. A Venezia, durante l’ultima Biennale, a palazzo Venier, Satoshi ha presentato una collezione bespoke di tre pezzi unici e straordinari, genderless, realizzati in collaborazione con Davies&Sons, sartoria d’eccellenza di Savile Row. Nell’atrio del palazzo era appesa una gigantesca lanterna di carta, fatta a mano, dipinta con l’inchiostro da calligrafia, concepita per essere ripiegata su se stessa e trasportata facilmente e in modo funzionale. Sta tutta qui l’essenza del brand. La tecnica di Satoshi parte dall’eccellenza della sartoria inglese – studiata, imparata, assorbita e interpretata a modo suo – per guardare agli Origami e alla costruzione dei Kimono.
Con MM6, invece, capiremo come si può sovvertire il canone, decostruendolo dal di dentro, piegando e infrangendo le convenzioni sartoriali. MM6 usa il taglio laser al posto del taglierino Stanley. Mi piace associare questa pratica a quell’idea di subtle subversion, quella sottile voglia di trasgressione, sovversione, rivoluzione, di superamento. A Firenze, domani, MM6 presenta la sua menswear collection, un tributo a Pitti Uomo dal taglio subtle subversive. Due mondi diversi, quelli di Setchu e MM6, due movimenti tellurici che anziché distruggere, plasmano il tailoring, salvaguardandone l’essenza e al tempo stesso decretandone la sua inesauribile forza.
*Coordinatrice Eventi Speciali
di Pitti Immagine