Parigi, 28 febbraio 2024 – “Non sapevo della mostra in corso sul nude look alla Fondazione Yves Saint Laurent ma ho fatto il mio nuovo nude look, aggiornato all’oggi”, racconta Anthony Vaccarello che ha stupito Parigi e il mondo con una coraggiosa collezione di pret-à-porter per l’inverno 2024-2025 che probabilmente per la sua delicatezza e fragilità non verrà prodotta nei suoi pezzi più forti ed audaci. Seni in mostra, sempre, velati eppure pudici. Perché il direttore creativo di Saint Laurent, sempre più in grazia di allure e sensualità moderna, ha usato per questa sua moda con la quale le donne in passerella esibiscono il proprio corpo, specie il seno e le lunghe gambe, usando un collage di calze trasparenti, fatte in una lycra sottilissima e avvolte al corpo femminile ad arte come fosse il più impalpabile chiffon. E invece no, queste sono calze velate che si strappano solo guardandole ed ecco perché questi sono abiti solo per una notte, solo per un giorno, come spiega lo stilista che insieme alla presidente e Ceo del brand Francesca Bellettini hanno rilanciato un mito e uno stile senza eguali negli ultimi anni. Per la gioia immensa di Monsieur Francois-Henri Pinault, patron del Gruppo Kering che ha Saint Laurent tra i suoi marchi più prestigiosi e redditizi.
“Mi piace l’idea che questi vestiti drappeggiati sul corpo possano scomparire dopo la sfilata – continua Vaccarello dopo gli applausi di circa 500 invitati tra i quali Catherine Deneuve, Monica Bellucci, Kate Moss, Carla Bruni, Jerry Hall, Zoe Kravitz, Lily Collins e Linda Evangelista – perché si possono smagliare e per questo l’atmosfera è quella del pezzo unico della couture pur non essendo un’alta moda. Questi pezzi non possono essere riprodotti in centinaia di capi”. Dunque un defilé evento che segna un’altra tappa nella storia del nude look e dell’esposizione del corpo delle donne dopo che il grandissimo Yves Saint Laurent lo lanciò nel 1968: ora una mostra alla Fondazione YSL-Pierre Bergé ripercorre questo percorso creativo di topless velati per donne emancipate allora come oggi, una pura esplosione di sex appeal (la mostra dura a Parigi fino al 25 agosto).
Ora tocca a Anthony Vaccarello approcciare questo mito della seduzione e del sexy e lo fa con immensa grazia e rispetto per le donne. Un velo sul corpo, mai volgare, piuttosto una grande prova di magistrale couture per la fragilità del velo di calza color carne usato. Stesso discorso di stravolgimento dei materiali per la giacca nera che Yves fece in pelle naturale nel 1962 e che ieri sera Vaccarello ha presentato in gomma, con un effetto look perfetto. Nemmeno una borsa in passerella, nonostante il brand venda soprattutto bag nei tanti punti vendita del mondo. E anche questa è una scelta seria e coraggiosissima di Anthony Vaccarello per mantenere vivo il sogno e lo stupore della moda.