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Raf Simons
Firenze, 14 aprile 2016 - Gran bella notizia da Pitti Immagine che giorno dopo giorno snocciola le novità per il prossimo Pitti Uomo. E stavolta la news oltre che bella è ghiottissima per addetti ai lavori e fashionisti: torna infatti Raf Simons, lo stilista belga che a ottobre scorso ha lasciato Dior per troppo stress e per dedicarsi da Los Angeles alle linee che portano il suo nome, che da Firenze anni fa e da una memorabile sfilata al tramonto sui prati del Giardino di Boboli ha fatto il grande salto internazionale. Ora il bravissimo, riservato e timido, Raf presenta FLORENCE CALLING: RAF SIMONS, un evento celebrativo del suo amore per Firenze e del suo rispetto per l'importanza internazionale del salone Pitti Uomo. Riconoscimento che arriva da uno dei grandi innovatori della moda contemporanea. Dopo la passerella al top di Dior ecco la scelta di Firenze come palcoscenico eccelso per ritornare in pista al più alto livello nella moda maschile e non solo, con Simons che spiazza tutti e riapre i giochi ripartendo da se stesso, dalle sue emozioni, intuizioni, desideri intorno e dentro la moda. E mentre tutti si interrogano sui tempi e i modi delle sfilate lui decide per Pitti Uomo e per l'Italia che tanta fortuna gli hanno portato.
“Firenze ha un posto speciale nel mio cuore – dice Raf Simons – nel corso degli anni sono tornato regolarmente per presentare il mio lavoro, o per collaborare a progetti che rispecchiassero la mia visione personale. Sono entusiasta di essere di nuovo a Firenze questa stagione, per presentare la mia collezione P/E 2017 e un progetto speciale che realizzerò proprio per Pitti”.
Stessa gioia e soddisfazione da parte di Pitti Immagine. “Siamo felici e orgogliosi del ritorno di Raf Simons a Firenze”, dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine. “Simons è stato protagonista di alcuni degli eventi più belli realizzati in occasione di Pitti Immagine Uomo: la mostra “Il Quarto Sesso. Il territorio estremo dell’adolescenza” (2003), che lui curò insieme a Francesco Bonami; il fashion show, la video installazione e il libro prodotti e presentati per festeggiare i primi dieci anni del suo marchio (2005), fino alla sfilata di Jil Sander (2010), di cui al tempo era creative director. Ci piace pensare che Raf Simons trovi a Firenze il contesto e l’occasione ideali per fare il punto sul suo progetto professionale e umano, per trovare energia e ispirazione in vista degli impegni futuri”. Non basta: nella filosofia di Raf c'è anche molto altro. “Ma c’è un elemento emotivo ancora più potente – continua Cianchi _ : è un’annotazione molto personale, ma penso che lui colga, come forse nessun altro nella moda, lo spirito inquieto della giovinezza, le sue luci e i suoi suoni, ma anche la nostalgia della giovinezza, che è accettazione vitale, positiva, della maturità. Ed è per questo che riesce a riproporre il mito della giovinezza in forme sempre nuove”.