Martedì 16 Luglio 2024
EVA DESIDERIO
Moda

A Milano sfila Prada: la collezione uomo è puro istinto e semplicità

Una boccata d’aria fresca dopo tanta moda maschile superclassica e timeless. I capi per l’estate 2025 guardano ai giovani senza se e senza ma

Milano Fashion week: Prada (Ansa)

Milano Fashion week: Prada (Ansa)

Milano, 16 giugno 2024 – Puro istinto, pura semplicità. Una boccata d’aria fresca dopo tanta moda maschile superclassica e timeless. Da Prada invece si guarda ai giovani, senza se e senza ma, a quel popolo desideroso di vivere la libertà minuto per minuto anche nel modo di vestire, senza eccessi, forzature, esagerazioni, luccichii o peggio agghindamenti. Miuccia Prada con Raf Simons firmano una collezione per l’estate 2025 di Prada molto intrigante, con la sorpresa dello stile solo all’apparenza banale dei pantaloni-camicia-golfino ma in realtò tutta nuova perché mossa dal desiderio prepotente di una identità da scoprire anche vestendosi ogni mattina. Il triangolo simbolo di Prada per eccellenza è sul dietro di giacche, camicie, giubbotti e soprabiti di pelle da urlo, puro e traforato a mostrare quel pezzetto di pelle nuda sotto al collo che fa status e community.

Bentornata Miuccia con la forza del gioco sorprendente delle linee dritte, talvolta a scatola, dei colletti e degli orli delle camicie fantasie percorsi da un filo di ferro che premette sbuffi e drappeggi, fughe nella fantasia e nodi casuali anche nel dietro della vita. Un centimetro di pelle si scopre tra la fine dei pantaloni e l’inizio del piccolo pullover rubato all’armadio di mamma e papà, un lieve accenno di gioventù sexy. E poi i colori vitaminici, giallo, verde evidenziatore, viola, rosso, rosa bouganville, turchese sparato nelle linee che percorrono dalle spalle all’orlo le tute passepartout, come le tinte forti di borse a sporta o bellissime a bauletto capiente di suede. Pochi loghi, solo il triangolo che dichiara l’appartenza ai fedeli di Miuccia. La sicurezza di uno stile si riconosce nei completi giacca e pantaloni neri con pieghe casuali e come forzate dall’uso, un grande classico della maison di cui sono co-presidenti Miuccia Prada e il marito Patrizio Bertelli, due grandissimi del Made in Italy. E ancora i tocchi minimali e severi di Raf Simons, la faccia forse più contemporanea e imperfetta del brand che ogni stagione confeziona il nuovo stile Prada con la sempre più brava e instancabile Miuccia che miete successi di vendita personali come quelli registrati con le ultime felici prove con Miu Miu a Parigi. Nessun artificio in passerella se non l’utopia di una capanna di legno bianco nell’immenso spazio della Fondazione Prada da dove escono gli indossatori-adolescenti, quasi una caverna di oggi che ti immagini protettiva ed ecologica.

“Questa collezione è nata da una suggestione istintiva, da un dialogo spontaneo tra

idee che ci passavano per la testa in un determinato momento – spiegano Miuccia e Raf – idee concretizzate in modi inaspettati che rappresenta il modo in cui abbiamo lavorato. Abbiamo voluto

creare capi da indossare oggi. L’essenza, la verità, è semplicemente questa. Volevamo creare abiti che avessero un vissuto, che vivessero di vita propria. con un senso di spontaneità e di ottimismo, che riflettessero un’idea di libertà attraverso scelte istintive ma ponderate”, concludono i due stilisti.

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