Firenze, 3 febbraio 2025 – La decisione era nell’aria, ma è uscita dal Consiglio di Amministrazione di Salvatore Ferragamo S.p.A questo pomeriggio dopo che nei giorni scorsi erano stati divulgati i risultati non entusiasmanti del Gruppo Ferragamo sul quarto trimestre del 2024 che evidenziano ricavi per 1,04 miliardi di euro con un calo di meno 10,5% rispetto agli 1,16 miliardi del 2023. Il Consiglio di oggi sotto la Presidenza di Leonardo Ferragamo ha raggiunto un accordo con Marco Gobbetti, Ceo del Gruppo fiorentino da gennaio 2022, per la risoluzione consensuale dei rapporti di lavoro e di amministrazione con effetto dalla data di approvazione del progetto di bilancio relativo all’esercizio 2024, il 6 marzo 2025.
Il Presidente della Società Leonardo Ferragamo ha ringraziato “Marco Gobbetti che in questi anni ha impostato e sviluppato una rilevante attività di rinnovamento ed evoluzione del brand, nonché una significativa innovazione di prodotto e di posizionamento del marchio, realizzando, inoltre, un importante lavoro di evoluzione organizzativa della Società e del Gruppo che rappresenta la base per proseguire la strategia di rinnovamento”. Come sempre la famiglia Ferragamo dimostra grande equilibrio ed eleganza di vita. Certo però che i risultati tanto sperati non sono arrivati, anche se i tempi sono difficili per la moda e per quasi tutti i marchi di lusso specie quelli del Made in Italy. Il contesto internazionale e geopolitico non aiuta, e poi c’è una disaffezione della clientela che sta spendendo non solo per la moda ma anche per il benessere, i viaggi e il lifestyle.
Insomma l’operazione Gobbetti, che pure vanta una esperienza notevole in marchi come Moschino, Givenchy, Celine e Burberry prima di essere arrivato due anni fa a Palazzo Feroni Spini e nel headquarter di Osmannoro di Ferragamo, non è riuscita ed ora l’azienda fondata da Salvatore Ferragamo, eterno Calzolaio delle Dive e pioniere del Made in Italy e dell’alto artigianato, cerca un altro manager capace di superare questi non facili momenti.
La Società ha subito avviato, nel rispetto del piano di successione esistente, l’iter di selezione del candidato alla carica di Amministratore Delegato che sarà incaricato di proseguire la politica di rinnovamento del brand e di valorizzazione dell’heritage al fine di potenziare lo sviluppo del marchio. Con riferimento alla governance della Società per il periodo intercorrente tra il 6 marzo 2025 e la data di nomina del nuovo AD, i poteri esecutivi verranno conferiti al Presidente che proporrà una distribuzione delle deleghe e verrà supportato da un comitato consultivo di presidenza per la transizione composto da esperti con consolidata esperienza nel settore che hanno già operato con ruoli apicali all’interno della Società - composto da James Ferragamo, Ernesto Greco e Michele Norsa, già Ceo di Salvatore Ferragamo Spa dal 2006 al 2016 che assumerà l’incarico di Chairman Special Advisor.
L’accordo raggiunto con Marco Gobbetti prevede – oltre all’erogazione della retribuzione e dell’emolumento fisso sino alla data di cessazione e al mantenimento di taluni fringe benefit sino al 31 dicembre 2025 – il riconoscimento, entro 30 giorni dalla cessazione dei rapporti, dell’importo di complessivi 4.450.000 euro lordi a fronte della cessazione del rapporto di lavoro e 50.000 euro lordi a fronte delle rinunce prestate dal manager rispetto all’esecuzione e cessazione dei rapporti intercorsi.