PARIGI, 10 MARZO 2016 - Chiusura col botto della fashion week parigina per il prossimo inverno con Louis Vuitton e Moncler Gamme Rouge oltre a Miu Miu. Molto forti ed interessanti gli allestimenti dei defilè in modo particolare quello di Vuitton con Nicolas Ghesquière che ha voluto ricostruire alla sua maniera una Atlantide, ma del futuro con 57 colonne di specchi frantumati e ricomposti a mano da ben 80 artigiani. Tre cupole al Bois de Boulogne davanti alla Fondation Vuitton sotto una pioggia battente con le invitate specie le orientali impegnate a districarsi tra le pozzanghere sui tacchi a stiletto.
Sotto le cupole invece è andato in scena uno spettacolo di stile notevolissimo per una donna "classica ed atletica" come l'ha definita Ghesquiere. Colori anche forti ripresi dall'archivio fantastico della maison, stampe di cinture, di lacci selleria e di corde per la seta di alcuni abiti da giorno molto fluidi, cappotti zippati e aderenti con aggiunta di bolero che però lasciano scoperta e come nuda la pancia delle modelle. Ai piedi anfibi col tacco stringati come fossero scarpe da running, in mano le sacche morbide col Monogram di Vuitton o i beauty case da portare a tracolla.
Bella la maglia per un'allure molto sportiva, quasi nera la tonalità del rossetto sulle labbra delle modelle, pantaloni di pelle lucida aderenti rossi o neri, trench impeccabili dall'allacciatura obliqua, cincillà epilato per cappotti ultra chic e deluxe, giubbotti di pelle o di panno dalle spalle importanti e dai dettagli anatomici a contrasto di colore.
"Come sempre mi sono ispirato alle donne che mi circondano ogni giorno - dice Nicolas Ghesquiére - e mi piace che ognuna possa esprimere la propria personalità attingendo ai pezzi di questa mia collezione. Trovo che questo momento per la moda sia pieno di verità perchè non c'è un unico trend ma ci sono molte tendenze. Per me questo non è un limite ma una ricchezza".
Deve pensarla allo stesso modo Giambattista Valli che disegna Moncler Gamme Rouge che ieri ha sfilato su una passerella innevata sullo sfondo delle Alpi Svizzere con alla fine il suono dei campanacci arrivati da Friburgo. Alte vette e alta eleganza, molto in tema tirolese, tra pantaloncini di capra candida con la salopette, pizzi per gonne e bluse tutte ricamate di genziane, edelweiss sui pull insossati con gonne da bambolina molto corte. Tanto bianco neve, molti boleri, cappotti ricamati e ricchi con teneri fiordalisi e più sportivi decori rossi a tema trecce di maglia e stelle alpine.