Nonno Lando Landi sarebbe soddisfatto del lavoro fatto prima dai figli e ora dai nipoti Simone e Marco per l’azienda empolese che ha fondato nel 1948. Sempre sotto il segno di un’eleganza senza tempo, specie nello sviluppare collezioni maschili, spesso di impermeabili, i capi che andavano tanto di moda nel Dopoguerra e che hanno dato una svolta di praticità e di protezione al guardaroba moderno.
Perché Simone e Marco Landi, entrambi Ceo di Landi Srl, uno dedito allo stile e alle tendenze, l’altro al commerciale, ce la mettono tutta e ad ogni Pitti Uomo presentano collezioni molto interessanti che pur rimanendo concentrate su pochi modelli riescono a sviluppare sempre delle novità e dei trend.
Anche stavolta sulla collezione principale, quella dell’etichetta L’Impermeabile, si è lavorato pensando all’Inghilterra e al suo stile asciutto e dinamico, con un incontro Firenze/Londra che certo stimolerà la clientela che arriva al salone con non poche preocccupazione: i tempi sono quelli di crisi, le vendite decollano con lentezza, il pubblico finale appare un po’ disorientato.
Ed ecco allora il classico Trench Coat dalla linea impeccabile, certo un acquisto duraturo come i nuovi tempi che viviamo impongono. E di qualità. "Stavolta rilanciamo anche il brand Capalbio con le sue classiche giacche maremmane – racconta Simone Landi che ha concluso un accordo con Manifatture Toscane per produzione e distribuzione – e siamo orgogliosi di questa tradizione toscana che vogliamo portare avanti e che ricorda la vita dei butteri e di chi ama l’aria aperta. Un trend che speriamo piaccia anche ai più giovani. E poi – continua lo stesso Landi – abbiamo preso accordi anche col brand Kimono Rain e lanciamo un capo che si chiama Morocco in cotone manopesca che incrocia oriente e occidente".
Ma è sui modelli de l’Impermeabile che si concentra l’attenzione dei buyer. La collezione per il prossimo inverno include capi iconici come l’impermeabile ’Silvano’ e il cappotto ’Gabban’, e introduce novità come il piumino ’Rud’ e il cappotto ’Alain’ in Shetland Glen Check. La linea blu esplora reinterpretazioni moderne del workwear con capi come il parka ’Boston’ e la Field Jacket ’James’.
"In Italia abbiamo complessivamente trecento multimarca che ci comprano – racconta Simone Landi che si è formato all’istituto Polimoda – e il nostro fatturato si conferma sui 5 milioni di euro. Vendiamo bene in Italia che assorbe oltre il 50% e poi in Giappone, Cina, Hong Kong, Europa e America". E per la fortuna della famiglia e della sua produzione manifatturiera si brinderà in stand in Fortezza e anche durante un evento organizzato al Tornabuoni Hotel.
Eva Desiderio