Giovedì 13 Marzo 2025
JESSICA MULLER CASTAGLIUOLO
Moda

Le radici dell’armonia. Armani lascia il segno. Luisa Spagnoli romantica, sorpresa Susan Fang

La lezione dello stilista: "Ho voluto i colori della terra e dei paesaggi arsi dal sole". Ermanno Scervino fra forza e leggerezza. Lo spirito bohemien di Twinset.

La lezione dello stilista: "Ho voluto i colori della terra e dei paesaggi arsi dal sole". Ermanno Scervino fra forza e leggerezza. Lo spirito bohemien di Twinset.

La lezione dello stilista: "Ho voluto i colori della terra e dei paesaggi arsi dal sole". Ermanno Scervino fra forza e leggerezza. Lo spirito bohemien di Twinset.

Scomporre i ricordi per poterli toccare. Le “memorie d’aria“ di Susan Fang sono un sogno delicato e personalissimo. Una collezione che è un tributo alle opere della madre, Ai Fang, pittrice autodidatta. Uno stile etereo quello della giovane designer cinese, che per la seconda volta partecipa alla Fashion week milanese supportata da Dolce e Gabbana. Si cimenta con paillettes e perline, ricreando un mondo colorato e arioso, un po’ sospeso, nel quale si può immaginare la stilista tornare bambina e contemplare la madre dipingere. La memoria che si fa gesto. Un’esperienza estetica che si traduce in abiti arcobaleno e plissé, piumini che ricalcano i motivi delle porcellane cinesi. Poi il lunghissimo cappotto dipinto a mano dalla madre artista. Uno show di colori pastello e accostamenti fiabeschi. Un percorso che è un volteggiare alla ricerca della felicità.

Si torna con i piedi per terra – o meglio, su tacco 5 – con Luisa Spagnoli, che presenta a Piazza Affari una collezione all’insegna del bon ton. Una palette armonica, bianco e nero, cammello, cioccolato. Le calze con la riga che non mancano mai. Capispalla over e soprabiti morbidi in tweed. Poi, la maglia over con la stampa sul retro, “Lui.sa l’amour“, a rendere plastica l’indole romantica che contraddistingue il marchio.

La collezione presentata da Ermanno Scervino dialoga invece intorno a forza e leggerezza, per celebrare le contraddizioni. I maglioni fatti a mano diventano shearling indossati con abiti di chiffon, i cappotti-vestaglia di montone avvolgono sottovesti ricamate e punteggiate di cristalli. I rigorosi tessuti maschili, come gli spigati e i pied-de-poule, vengono usati per scolpire i blazer a clessidra o per sagomare i grandi cappotti sartoriali. Le cinture ispirate alla corsetteria incorniciano il punto vita. Gli abiti in ricamo a "punto sollevato," una nuova tecnica artigianale. Ancora a Palazzo Litta sfila la collezione di Twinset in uno show rock che si ispira a figure come Anita Pallenberg e Marianne Faithful, muse dei Rolling Stones. La ribellione e lo spirito bohemien si traducono in un guardaroba eclettico. Grandi colli in taffetà che rimandano all’opulenza vittoriana. Poi le silhouettes scultoree e le pettorine in pizzo che si ispirano al power dressing degli anni Ottanta. Abiti in seta sotto giacche militari, blazer ricamati su abiti in velluto.

Questa settimana della moda non può che concludersi con lo show di Giorgio Armani, che, in un mondo avvolto nella frenesia, pare volersi riappropriare di un’unità minima: il tempo. Una passerella lenta, avvolta dall’oscurità, che riflette sulle "radici". Va in scena un recupero quasi archivistico di forme “armaniane“. Toni terrosi e nuance esotiche per raccontare la ricchezza della terra. Un tour du monde che sa di prodigio. L’Oriente che non è mai approdo, perché il viaggio è anche un ritorno a forme che contraddistinguono il marchio. E la palette dai colori vulcanici incontra terre bruciate dal sole, bagliori minerali che sfumano nel verde, riflessi di blu quarzo, sfumature di greige.

L’Armani/Teatro di via Bergognone ospita creature notturne con copricapi orientali. Linee pure e rigorose che rafforzano il loro equilibrio attraverso i tessuti: velluti, cashmere, sete jacquard. Un amalgama di atmosfere che trova la sua coerenza in un’eleganza senza sforzo. È l’armonia senza tempo di Armani in un mondo ipercomplesso. Tra gli ospiti anche la senatrice a vita Liliana Segre, le attrici Margherita Buy e Vittoria Puccini, Annalisa, la giornalista Francesca Fagnani.

"Ogni collezione per me è il desiderio di trovare nuove prospettive, di offrire nuove letture di uno stile i cui contorni sono chiari e netti. Questa stagione ho pensato alle radici, immaginando abiti che prendono i colori della terra, dei minerali, di certi paesaggi arsi dal sole. Ho voluto immaginare una nuova armonia, perché penso sia quello di cui tutti abbiamo bisogno", ha detto lo stilista.