Martedì 16 Luglio 2024
FRANCESCA TACCONI*
Moda

La moda? Un gioco di sofisticate relazioni

Relazione. Tutto nasce da una relazione. Perché non siamo isole, ma elementi di reti complesse, perché grazie alla contaminazione, al...

La moda? Un gioco di sofisticate relazioni

La moda? Un gioco di sofisticate relazioni

Relazione. Tutto nasce da una relazione. Perché non siamo isole, ma elementi di reti complesse, perché grazie alla contaminazione, al confronto e allo scambio, grazie alle connessioni, diventiamo ciò che siamo. E tutto questo è particolarmente vero anche per chi fa moda. Non è un caso allora che ’relazione’ sia la parola chiave degli eventi speciali di questo Pitti Uomo. Iniziamo da Sir Paul Smith. A lui abbiamo affidato l’evento inaugurale di questa edizione: la presentazione della collezione primavera estate 2025 che si terrà oggi a Villa Favard.

Pitti Immagine (Paul Smith è stato il primo guest designer a sfilare alla Stazione Leopolda nel 1993), la Toscana, (Paul ha una casa a Lucca!), sono queste le relazioni forti con il nostro territorio. E ancora, la relazione con il ciclismo, la passione per il Giro d’Italia, la fascinazione per l’eleganza di campioni come Fausto Coppi e Jacques Anquetil che lo ispirano e innescano in lui il desiderio di fare moda. Per la sua presentazione Paul racconterà personalmente i capi sfilati dai modelli, proprio come fa quando si finge commesso nel suo negozio di Albemarle Street il sabato pomeriggio. Anche queste sono relazioni!

Una relazione di famiglia è quella che meglio definisce il progetto Plan C, dove C sta per Carolina Castiglioni (figlia di Consuelo e Gianni, designer e fondatore del primo Marni), chic, colore, creatività, classico contemporaneo. Carolina Castiglioni debutta con il menswear alle Grotte, in Fortezza da Basso, sempre oggi, e lo fa con una collezione che tiene insieme la grande qualità dei tessuti, il senso del colore, il design sofisticato e funzionale. Anche per Firenze ha affidato il layout dello spazio a Duccio Maria Gambi, architetto-artista fiorentino, che per Plan C ha disegnato i negozi monomarca di Tokyo e Seoul. Le relazioni tornano! Marine Serre è la Guest Designer di Pitti Uomo 106. Marine è stata un’ottima tennista, giocava a livello agonistico. Come dice Tashi Duncan, interpretata da Zendaya in ’Challengers’ di Luca Guadagnino, il tennis è soprattutto relazione: con l’altro giocatore, e con noi stessi.

A ogni sfilata, quasi come in un match, Marine, ci coinvolge, ci fa riflettere, ci costringe a tenere gli occhi aperti davanti a una contemporaneità complessa che pone questioni ambientali e di genere urgenti. Serre è una designer impegnata, direi radicale, militante da sempre. Utilizza materiali rigenerati, trasforma il dead end in capi unici che assecondano il corpo, lo rendono fiero, bello, potente, sicuro. Eccola ancora la nostra parola chiave: i suoi sono abiti che entrano in relazione con i corpi che li indossano e con l’ambiente in cui si muovono. Accadrà anche a Firenze, dove Marine presenterà una collezione per la prima volta interamente dedicata all’uomo: sarà a Villa di Maiano domani.

Giovedì 13 sarà la volta di Pierre Louis Mascia. Nel suo caso, la relazione evidente, immediata è quella con l’arte. La sua collezione si intitola ’Der blaue Reiter’, il cavaliere azzurro. Quindi, Kandinsky, Monaco 1911, una rivoluzione: le forme diventano sempre più astratte, il colore diventa figura e l’arte si fa sinestetica, intersecando musica, danza, arti minori. Mascia fa lo stesso: lavora per accostamenti, per somme e sottrazioni, unendo tecnica ed emozioni. Le sue stampe sono come quadri preziosi, densi di memorie, colori e spiritualità. A Firenze, Mascia sfilerà per la prima volta. E non è un caso che per lui sia stato scelto il Tepidarium del Roster, nel Giardino dell’Orticoltura, quasi un atelier d’artista, sospeso tra il verde degli alberi e il blu del cielo.

*Special Events Coordinator di Pitti Immagine