Parigi, 31 gennaio 2025 – Esce a testa alta Kim Jones da direttore artistico di Dior Homme perché durante i sette anni trascorsi nel grande marchio del lusso nel portafoglio del gruppo LVMH ha triplicato il business della divisione uomo e ha trasmesso un senso di stile gioioso e sartoriale alla sua moda. L’annuncio stamani al mondo ma nell’aria da mesi, almeno da ottobre 2024 quando l’inglese nato a Londra 51 anni fa e laureato alla Central Saint Martin’s per poi militare alcuni anni alla guida dello stile maschile di Louis Vuitton, aveva lasciato la direzione creativa di Fendi (sempre di Bèrnard Arnault) per il pret-à-porter e l’haute couture.
Ora Kim esce di scena dopo l’applauditissima e ultima sfilata Dior Homme del 24 gennaio scorso a Parigi dove poche ore dopo ha ricevuto la Légion d’Honneur accompagnato nientedimeno che da Anna Wintour, la direttora a vita di Vogue America. Qualcuno ha visto in questa medaglia quasi una consolazione dell’imminente addio a tutto il gruppo LVMH, coccolato anche dall’abbraccio a fine passerella con Delphine Arnault, la figlia del magnate che è presidente e ceo di Dior. Molte grazie dunque a Kim, il quale per ora resta al palo nel vortice di cambi di poltrone nel fashion internazionale, e forse sta pensando ad una sua linea di lifestyle per la casa e i viaggi.
Per la sua successione di sente molto parlare di Jonathan W Anderson, ancora in Loewe, che potrebbe sostituirlo in Dior Homme presto e forse anche qualcosa di più. Ma è ancora presto per un risiko completo. “Sono molto riconoscente per il lavoro importante fatto da Kim Jones, il suo studio e gli atelier. Col suo talento e la sua creatività ha costantemente reinterpretato l’heritage della maison con autentica libertà”. Anche Jones ringrazia la maison Dior per “questo meraviglioso viaggio”, pensando in particolare a Bernard e Delphine Arnault “che hanno totalmente sostenuto”.
Con l’addio di Kim Jones da Dior Homme si riavvia la macchina da guerra delle successioni creative, dei gossip, delle anticipazione pilotate dalle grandi maison, delle invidie e delle cattiverie del fashion. In tanti parlano da giorni anche di Maria Grazia Chiuri in ipotetica uscita dalla direzione creativa per le collezioni pap e alta moda femminili di Dior (dopo l’ultimo trionfo di lunedì scorso a Parigi) che potrebbe arrivare da Fendi. Staremo a vedere.
Intanto a ottobre sfilerà la prima collezione Chanel disegnata da Matthieu Blazy ex Bottega Veneta, dove al suo posto è arrivata la brava Louise Trotter (che ha lasciato Carven per unirsi all’esercito di Kering). Poi l’uscita di Jonh Galliano da Maison Margiela del Gruppo OTB di Renzo Rosso che tre giorni fa ha annunciato l’arrivo di Glenn Martens.