Milano, 11 ottobre 2024 – Nel risiko della moda internazionale è arrivata stasera una notizia che era attesa da alcuni mesi: Kim Jones, direttore creativo di Fendi donna e couture e direttore creativo di Dior Homme, entrambi marchi del Gruppo LVMH di Bérnard Arnault, lascia la guida stilistica delle collezioni femminili di Fendi da oggi, mantenendo invece lo scettro di Dior Homme che detiene dal 2018.
L’ultima sfilata donna di Fendi, per il pret-à-porter solo una ventina di giorni fa durante la Milano Fashion Week con un defilé della memoria per la voce di Anna Fendi in sottofondo che ha ricordato l’avventura iniziata da mamma Adele, portata avanti dalle cinque sorelle che hanno ceduto il marchio a LVMH. Quasi un omaggio alla storia del brand che ha accolto con onore Kim Jones affidandogli anche le sorti (per la verità non brillantissime) della couture a Parigi. Nato a Londra 51 anni fa, in Fendi dal 2020 dopo la scomparsa del suo predecessore Karl Lagerfeld, lo stilista ora in uscita ha studiato alla Central St. Martin’s College of Art and Design, caratterizzando in modo molto personale la sua eleganza. Pochi mesi fa ha azzerato il suo account Instagram che era arrivato ad oltre 1,2 milioni di follower, cancellando tutto fino ad ora. Vedremo ora cosa succederà nella casa di moda romana, un tempo famosissima per le pellicce, che nel 2025 festeggerà 100 anni di gloria. Ma senza Kim, che evidentemente prenderà altre strade, tenendosi ben stretto Dior Homme che ha un suo perché. “Kim Jones è un designer di grande talento che negli ultimi quattro anni ha portato la sua visione unica e multiculturale a Fendi – ha detto oggi Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh, in una nota ufficiale – Vorrei ringraziarlo per il suo contributo, continuando ad ammirare la sua creatività per Dior Homme”.
E tornano le tantissime voci su un ritorno in Fendi di Pierpaolo Piccioli uscito da Valentino dove ha curato sempre le collezioni uomo e donna e l’alta moda e gli accessori come direttore creativo apprezzatissimo e vero maestro di eleganza, sussurri che hanno cominciato a girare come trottole a ogni tornata di sfilate internazionali per la bravura di Piccioli che ha pochi confronti e perché lo stilista romano ha cominciato proprio in Fendi a fine anni Ottanta fino al 1999, lavorando sugli accessori. Dal 22 marzo scorso quando Piccioli ha lasciato Valentino (affidato ora ad un altro mattatore di stile come Alessandro Michele (che ha appena debuttato con la prima collezione pret-à.porter a Parigi) sono cominciate a girare molte indiscrezioni su un probabile ritorno di Pierpaolo nella maison in cui ha lavorato agli inizi della carriera, ed ora con tanta esperienza accomunata negli anni il suo nome sarebbe certo quello più adatto ad un rilancio di Fendi, nelle ultime stagioni marchio un po’ appannato.
Si pensava che Kim Jones passasse il centenario con l’ultima sfilata di febbraio a Milano per la donna Fendi e che poi andasse via per lasciare campo aperto a Piccioli, probabilmente per l’alta moda di Parigi a luglio 2025. Ora tutto viene rimesso in discussione dalla sua uscita attesa ma tutto sommato ancora improvvisa. Staremo a vedere.