Nelle fasi di cambiamento ripercorrere la propria storia può gettare luce sui passi futuri. Mentre parte il conto alla rovescia per la presentazione della prima collezione di Sabato De Sarno, nuovo direttore creativo di Gucci, a settembre 2023, in occasione della settimana della moda donna di Milano, il brand Gucci ha deciso di ripercorrere le tappe della propria storia con la mostra al Gucci Garden di Firenze, in piazza della Signoria, “Gucci Visions”, mostra immersiva ripercorre in modo coinvolgente i 102 anni di creatività della Maison. Nel cuore di Firenze, prende vita un viaggio nel tempo per esplorare lo spirito pionieristico di Gucci. Un'esposizione in cui viene narrata con tono emozionale la storia de brand, già in un certo senso “rispolverata” dal film del 2021 di Ridley Scott “House of Gucci” con Adam Driver e Lady Gaga. Dagli storici articoli di valigeria agli abiti da red carpet, alla borsa Bamboo, dal monogramma GG agli altri emblemi iconici, fino ai progetti nel metaverso, gli articoli d'archivio e le esperienze immersive. Tutto riunito in otto stanze a sottolineare la visione duratura e in continua evoluzione del brand. Per chi si ritroverà a passare da Firenze vale la pena una tappa, ma si può visitare anche online Gucci visions.
La terza edizione dell'evento inaugurato nel 2011
In occasione del 102° compleanno, la casa di moda fiorentina fondata da Guccio Gucci nel 1921 ripercorre i propri temi cardine di oltre un secolo di storia. Si tratta della terza edizione dell'evento, proposto per la prima volta nel 2011 in occasione del 90esimo anniversario della maison, dall'allora direttrice creativa Frida Giannini. “Una serie di conversazioni creative che trascendono i limiti temporali tra la visione originale di Guccio Gucci, l’opera pionieristica dei suoi figli, e il potere dell’immaginazione dimostrato dai più recenti direttori creativi della maison Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele”, ha dichiarato l’ufficio di rappresentanza della maison.
Fra continuità e avanguardia 102 anni di storia
La mostra è ospitata nello spazio dove la maison delle due G del gruppo Kering ha avviato da anni il suo dialogo tra moda e arte e si snoda in un itinerario che parte con una cronologia illustrata per rivelare con date, eventi e figure chiave del brand e che poi si sviluppa seguendo non più il filo cronologico ma emozionale e immersivo. Al primo e secondo piano ci sono otto sale tematiche a sé stanti, visitabili in qualsiasi ordine. Travel, per esempio, è sala dedicata alla vocazione per il viaggio tipica della maison fin dal 1921 quando Guccio Gucci la fondò iniziando a produrre articoli di valigeria. C'è quella Metaverse, con una poltrona da gaming di ultima generazione che mostra le iniziative della maison in questo ambito: Gucci town su Roblox, Gucci Vault Land in The Sandbox e Otherside Relics by Gucci, realizzato in collaborazione con Yuga Labs. La sala Stars celebra il rapporto del brand con le celebrità: dai primi incontri di Guccio Gucci con l'alta società all'hotel Savoy di Londra, poi i look per il jet set internazionale dagli anni '50 fino a oggi: tra specchi e schermi digitali spiccano nove abiti su misura creati per star del cinema e della musica. La sala Icons è una vetrina per tre creazioni leggendarie - Bamboo 1947, Horsebit 1955 e la Jackie 1961 -, mentre nella sala Bamboo vengono celebrati i quasi otto decenni di questo iconico modello. Fashion è la sala dedicata ai look scelti dall'archivio situato a Firenze a Palazzo Settimanni, disposti in modo da creare coppie di modelli in dialogo tra loro. Gli abiti vanno dagli anni '60 ai giorni nostri, e rivelano come i direttori creativi si siano impegnati in 'conversazioni' avanti e indietro nel tempo, come un completo in velluto rosso di Alessandro Michele che riprende la versione di Tom Ford. Infine, la sala Flora esplora l'iconico motivo commissionato da Rodolfo Gucci a Vittorio Accornero de Testa nel 1966 e quella Codes è un'esperienza immersiva e caleidoscopica in cui i visitatori sono circondati dai motivi e dagli emblemi della griffe: la lettera G con le sue numerose varianti, dal monogramma all'incrocio GG, il morsetto equestre e il nastro Web.