Milano, 22 settembre 2023 – La voce di Mina che canta ‘Ancora’ riempie e rimbomba ossessiva nel grande spazio di Gucci in via Mecenate, dove si è svolto il debutto cult del nuovo corso del marchio del gruppo Kering che ha in Sabato De Sarno il nuovo direttore creativo. Il quale alla fine è apparso per pochi istanti per ringraziare degli applausi. Una rivoluzione molto perbene, a tratti perfino minimal, con tanti abiti corti, gli inediti mocassini con le zeppe che senz’altro faranno impazzire le fan di Gucci, l'elegia della borsa Jackie declinata in tutte le misure e in tutti i colori, fino all'esplosione per la sera tutta tempestata di cristalli.
Un plotone di modelle, tante in shorts, piccolissimi, nessun logo se non nel penultimo modello: un bomber di nylon nero con le due “G” sul petto. C'è François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato del gruppo Kering, che ha voluto questo grande cambiamento per cercare di rilanciare al massimo il mito di Gucci dopo le scintille favolose degli anni di Alessandro Michele alla direzione creativa. Il mercato internazionale dirà se l'intuizione è giusta, se Sabato De Sarno riuscirà a raccogliere questa grande eredità specie con il pubblico più giovane dei Millennials e della Gen Z.
Nei grandi classici di questo nuovo Gucci-De Sarno, che ha riletto tanto l'archivio, ci sono i mitici mocassini che non smettono mai di piacere. Ad applaudire c'è Julia Roberts seduta accanto a Jessica Chastain. "Sono fiero di Sabato, insieme abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, io da Nettuno e lui da Cicciano", dice orgoglioso e sorridente Pierpaolo Piccioli, venuto a sostenere l'allievo e braccio destro per quindici anni in Valentino. Non c'è Marco Bizzarri, presidente della grande riscossa del brand negli ultimi anni, l'uomo che ha portato Gucci a oltre 10 miliardi di fatturato. Al suo posto Jean-François Palus, nuovo presidente Gucci che saluta Francesca Bellettini co-ad di Kering (insieme a Jean-Marc Duplaix). A tutti loro adesso toccherà fare ancora più grande la Gucci firmata da Sabato De Sarno.