Mercoledì 2 Ottobre 2024
EVA DESIDERIO
Moda

Gucci, il lungo addio di Frida

No, non è stata una sorpresa. Da più di due anni si parlava di un probabile addio di Frida Giannini a Gucci di cui da quasi dieci anni era il direttore creativo e negli ultimi addirittura di tutte le linee. Il gossip impazzava anche per il ceo del marchio del lusso fondato a Firenze nel 1921 da Guccio Gucci, Patrizio di Marco anche lui con un lungo impegno in questo che oggi si chiama Gruppo Kering ma che fa sempre capo alla famiglia francese Pinault, per aver molto ben lavorato in Bottega Veneta e averla rilanciata e poi per aver creato con Frida una coppia di potere, caso non raro nella moda ma rarissimo tra un uomo e una donna, ma anche una coppia nella vita. Nel comunicato diramato alle 8 di stamani da Parigi Francois Henry Pinault ringrazia Frida per la passione impiegata in questi anni e per gli indubbi risultati, ma non fa una parola su di Marco che lascerà la poltrona degli uffici di via Broletto a Milano a fine mese. Frida no, resterà in sella fino a fine febbraio, e dopo aver appena lanciato la precollezione donna, porterà a termine il lavoro per la sfilata di Milano Moda Uomo a gennaio e poi per quella di Gucci per Milano Moda Donna appunto a febbraio.

SOLO UN VERBO nella stringata ma cortese e a tratti perfino affettuosa comunicazione sull'addio dei due “imperatori” rivela prudenza, forse una punta di imbarazzo, senza dubbio diplomazia: “quittent” che in francese vuol dire “lasciano”, lei la direzione creativa e lui quella del business galattico. Come se la decisione l'avessero presa loro. E invece no, da molti mesi si facevano continue insinuazioni sulla durata del tandem Giannini-di Marco, sul fatto che la griffe pareva un po' soffrire nelle vendite, specie quelle delle mitiche borsette, cosa che certo non deve essere piaciuta a Pinault jr. Che in prima fila alle sfilate di Gucci sembra un signore sorridente e addirittura bonario e invece nasconde un'anima di ferro oltre che un potere infinito. Peccato che si sia subito scatenata la corsa allo sputtanamento, alla derisione, al dire che sì in fondo morto un papa se fa un altro, come per voler dimenticare i momenti d'oro che lei e lui hanno indubbiamente regalato al mondo del fashion, col loro carisma e la loro capacità. Ora avranno più tempo per stare con Greta la loro bambina nata nel marzo 2013 e per ripensare le loro rispettive posizioni professionali. Qualcuno dice che a Francois Henry Pinault proprio non era andata giù questa love story aziendale, questo amore tra sfilate e consigli d'amministrazione. E dire che lui, il magnate di tanti colossi dello stile, non avrebbe poi tanto da meravigliarsi di questi affari privati visto che mentre era felicemente sposato con la diva Salma Hayek ha avuto un bel piccino a NY da Linda Evangelista, splendida e storica top model degli anni Novanta.

ORA E' APERTA LA CACCIA alla successione al trono stilistico di Gucci visto che Pinault ha già scelto chi sostituirà di Marco nella persona e nella grande esperienza di Marco Bizzarri da pochi mesi nominato al vertice del polo del lusso della pelletteria e di alcuni brand stellari come Yves Saint Laurent, Stella Mc Cartney, Alexander McQueen e Bottega Veneta. Bizzarri dunque sarà l'uomo della nuova Kering dopo i successi planetari ottenuti come ceo di Bottega Veneta dove era subentrato proprio a di Marco. Corsi e ricorsi, che sale e chi scende, chi si deve fare da parte per decisioni padronali e chi è chiamato a sfide sempre più alte e difficili come per Bizzarri quella di far ritornare allo splendore assoluto la Gucci.

E CHI PRENDERA' IL POSTO di Frida Giannini alla quale recentemente James Franco ha dedicato un film dal titolo impegnativo “The Director”? Stasera se ne parlerà molto tra gli ospiti per la cena di compleanno a Milano di Riccardo Tisci da molti mesi in pole position per la successione a Frida. Ricky come lo chiamano gli amici e l'amica Marina Abramovic, oggi è il direttore creativo di Givenchy e potrebbe fare il grande salto passando dal gruppo LVMH di Bernard Arnault alla Kering. Vedremo. Certo molto ben messo e forse uno dei più capaci potrebbe essere Tomas Meier che dovrebbero lasciare così Bottega Veneta ma non cambiare gruppo finanziario padronale. Il suo legame professionale e la sua intesa con Marco Bizzarri, che è fierissimo della sua italianità e del suo essere nato a Reggio Emilia, è molto forte e la sua bravura davvero notevolissima. Intanto per la comunicazione ufficiale ci sarà tempo fino a fine febbraio. E aspettando il colpo di scena che si annuncia pieno di problematiche e di curiosità non resta che augurare ogni bene, soprattutto sul piano privato, a Frida Giannini e Patrizio di Marco, belli, bravi, fortunati e innamorati.